Fare Educazione Civica significa anche far crescere la consapevolezza di come i comportamenti individuali possano avere impatti ambientali più o meno sostenibili. Con il progetto “Plastic Free”, promosso dal Comune di Spoleto, dall’Arpa Umbria, lo scorso maggio, le classi II B e II F hanno illustrato, nella sala del Consiglio Comunale, i lavori svolti.
L’impegno dei nostri studenti per portare avanti l’informazione e la sensibilizzazione sulla pericolosità dell’inquinamento dovuto ai rifiuti di plastica e incoraggiare comportamenti positivi al fine ridurre il più possibile questo fenomeno, prosegue. Il 21 febbraio, infatti, alla presenza della dottoressa Federica Andreini della Direzione Ambiente e Turismo del Comune di Spoleto, due classi III della XX Settembre hanno varcato la soglia del San Paolo per essere salutati della dirigente scolastica, Roberta Galassi e guidati dai nostri studenti.
In particolare, Tiziano Cherubini, Asia Casoni, Tommaso Calò, Giovanni Martino, coordinati dalle professoresse Paola Selli e Rita Serena hanno incontrato i giovanissimi ospiti presso il nostro erogatore di acqua alla spina e i secchi per la differenziata per ridurre l’utilizzo della plastica nella scuola, illustrando, poi in Aula Magna, tutto il percorso svolto per ridurre il consumo di plastica nella quotidianità.
Ma come è stato l’incontro tra “due generazioni”? Tiziano Cherubini ha risposto alle domande di Stefano Musanti e Roberta Puliafito.
- Tiziano, come ti sei sentito all’inizio di questo incontro? All’ inizio avevo un pò di ansia, per me era una nuova esperienza, è stato il primo incontro, di un’ora e ne seguiranno altri da programmare.
- Di cosa avete parlato? Abbiamo mostrato ai bambini, utilizzando un linguaggio accessibile, slide per suggerire come diminuire l’uso della plastica, inoltre, gli abbiamo insegnato anche come riciclare, quali sono i colori dei secchi dove buttare i rifiuti e il fatto che le bottigliette di plastica hanno un limite di utilizzabilità.
- Come si sono comportati i bambini? I bambini sono stati molto attenti, interessati all’argomento e hanno fatto domande.
Emanuela Valentini Albanelli