Conto alla rovescia per Caen: le emozioni dei protagonisti

Abbiamo chiesto ad un ragazzo ed una ragazza di due classi III come stanno vivendo l'attesa di partire per l'Erasmus.

Quest’anno ho avuto la grande opportunità di poter partecipare al progetto short Erasmus in Francia, che si svolgerà tra giugno e luglio.

Inizialmente ero molto scettica riguardo a questa possibilità, tanto da non prenderla in considerazione ma, quando il prof Paolo Diotallevi è passato in classe, mi è bastata una frase a farmi capire che certe occasioni capitano raramente nella vita e bisogna saperle prendere:“il treno passa una volta, bisogna essere capaci e rapidi a salirci”: la frase Chiave che mi ha “svegliato” e portato a parlarne con i miei, mandando via la domanda. Questo non significa che avessi grandi aspettative, sinceramente non mi aspettavo nemmeno che mi prendessero in considerazione ma almeno sapevo di averci provato fino in fondo.

Al contrario, c’era il mio nome su quella circolare dove c’era direttamente l’orario del colloquio! Il colloquio è stato fatto e passato. Ora le mie aspettative sono: visitare nuovi posti e scoprire nuove tradizioni e culture, entrare nel mondo del lavoro,  forte delle nuove competenze e conoscenze sia linguistiche che professionali. Ora ho grandi aspettative perché so che sarà un bagaglio importante che porterò sempre con me ( M.R.)

 

 

Partire per l’Erasmus a Caen, in Francia, è un mix di emozioni. Da un lato, c’è

l’entusiasmo per la nuova avventura: la possibilità di vivere in una città storica,

conoscere meglio la lingua, conoscere una cultura diversa e fare nuove esperienze

che arricchiranno la mia vita, é un’opportunità unica di arricchire il mio percorso di

vita, di imparare cose che non si trovano sui libri e di crescere, sia come studente

che come persona. . Dall’altro, però, sento anche un po’ di paura e incertezza, per

l’idea di allontanarmi da casa, dalle persone che conosco e dalla routine che mi è

familiare. È un passo importante, che mi farà crescere, ma che porta con sé anche

tante domande e qualche timore. Tuttavia, sono pronto ad affrontare questa sfida,

convinto che ogni momento, positivo o difficile che sia, sarà un’opportunità di

apprendimento e cambiamento.( I.N.)

 

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