La contraffazione illustrata ai futuri chef, maitre e direttori d’albergo

Sunto e commento dell'incontro di Asia Casoni, 3C enogastronomia.

In data 22 gennaio, noi ragazzi delle classi terze dell’Alberghiero “Giancarlo De Carolis” di Spoleto, abbiamo avuto la possibilità di seguire una lezione sulla contraffazione tenuta dagli esperti della Agenzia delle Dogane e dei Monopòli.
In primo luogo abbiamo analizzato una frase nota anche come “Legge di Gresham”: “ La moneta cattiva scaccia la buona”.
La frase vuole sottolineare quanto la contraffazione sia dannosa per tutta l’economia in quanto le merci contraffatte abitualmente hanno un costo inferiore ai beni originali. Proprio per questo motivo molte persone acquistano questa merce, non sapendo però di andare incontro a conseguenze a dir poco gravi. Infatti, la contraffazione è un reato economico previsto nell’articolo 473 del codice penale.
Quest’ultima si è diffusa grazie al fenomeno della globalizzazione, ed ha avuto un ulteriore impulso in seguito alla pandemia di Covid-19.

Una domanda è sorta spontanea a noi giovani studenti:
“In che modo le merci vengono importate e vendute in Italia?”.
Dopo la lezione il concetto è sicuramente più chiaro. Abbiamo visto che ci sono tre principali modi di commerciare merci contraffatte:
– Arrivano da paesi extraeuropei tramite porti e aeroporti (vengono importate soprattutto grazie alle navi che permettono il trasporto di molte merci ad un costo inferiore).
– Merci sdoganate in un paese europeo e dunque in libera circolazione intracomunitaria.
– Merci contraffatte prodotte sul territorio nazionale.

Come fanno quindi le autorità a lottare contro questo fenomeno?
Anche per loro non è facile contrastare la contraffazione, in quanto non è noto il numero di beni contraffatti che ci sono in circolazione, ma sono moltissimi e quotidiani i sequestri e le confische.
La merce confiscata ha due destini:
se è pericolosa viene distrutta, altrimenti viene invece donata ad Istituti di beneficienza.

Per concludere parlerei di un fenomeno molto diffuso all’estero.
Esso è noto come “Italian Sounding”. Rappresenta la vendita di merci con denominazioni che sembrano italiane, spacciate per italiane, ma che non sono tali. Un fenomeno che ha portato e continua a portare seri danni alle aziende “Made in Italy”.

La lezione a cui abbiamo partecipato ci ha permesso di renderci conto di quanto la contraffazione sia diffusa nel nostro territorio e di quanto essa sia un danno per l’economia. Per contrastarla è importante conoscere ed essere consapevoli di tutto ciò che ci accade intorno.
Noi ragazzi ci auguriamo che quante più persone possibile possano leggere e documentarsi su questo fenomeno ed aiutare a contrastarlo!

 

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