Sta ad ognuno di noi scegliere quale futuro vogliamo, siamo audaci o moriremo. Il finale del film “Francesca Cabrini” lancia ai ragazzi e alle ragazze un messaggio di determinazione e di speranza: nonostante tutto e tutti siamo noi artefici del futuro individuale e collettivo.
Il primo film proposto alle classi dal Progetto Cinema del “G.de Carolis”, non era facile, anzi, la durata di 142 minuti, senza pausa, la vicenda di suor Francesca Cabrini, a cavallo tra XIX e XX secolo, in una New York lontana dall’oggi, la drammaticità della vicenda, l’assenza di “effetti speciali”, avrebbe potuto portare i giovani a sentire “lontano” il film, invece, alla Sala Frau, nelle due proiezioni, tutti hanno seguito il graduale sviluppo della storia, con le ampie descrizioni, i dialoghi e l’attenzione particolare allo sviluppo interiore dei personaggi.
Il film ha fornito temi significativi su cui riflettere, come l’emigrazione e il ruolo della donna nella società, aspetti che offrono interessanti spunti di riflessione e la possibilità di integrarsi nei programmi didattici del Dipartimento di Italiano, come sottolineato dal professor Mirko Conti, referente per la scuola, del Progetto Cinema.
Questa prima fusione tra linguaggi diversi per trattare tematiche trasversali ha trovato in “Francesca Cabrini” un’interessante e riuscita fusione.
Emanuela Valentini Albanelli