Il 30 settembre 1965, con Decreto del Presidente della Repubblica, viene istituito l’Istituto Alberghiero di Spoleto che inizierà ad ottobre, le attività didattiche.
In questo 2025, il “G.de Carolis” dedicherà diversi momenti non solo per celebrare una scuola, fulcro di formazione per un territorio che, grazie al Convitto, travalica i confini regionale, ma anche per riflettere sui cambiamenti professionali, sociali, economici, culturali di questi sessanta anni di istruzione professionale.
Fin dalla sua istituzione, il De Carolis ha seguito i cambiamenti di Spoleto: nel 1947 era nato il Teatro Lirico Sperimentale, nel 1952 il Centro Studi sull’Altomedioevo, nel 1958 il Festival dei Due Mondi. In una città protesa verso contesti internazionali si sentiva l’esigenza di fornire servizi ristorativi, strutture alberghiere all’altezza di personaggi, studiosi, artisti abituati all’alta professionalità e di qui l’istituzione della scuola. Negli anni sessanta, però, Spoleto non cresce solo culturalmente ma è anche una città con industrie importanti: la Pozzi, la Cementir, il Cotonificio, le Arti Grafiche Panetti e Petrelli e con le grandi famiglie che fanno conoscere l’olio d’oliva di quella che oggi è la fascia olivata Assisi-Spoleto.
La Città, oggi, è cambiata: le industrie sono scomparse, le aziende olearie si sono trasformate, festival, convegni, spettacoli nel mondo, si sono moltiplicati, l’enogastronomia, l’accoglienza turistica non sono più quelli di sessanta anni fa.
L’Istituto Alberghiero, mantenendo come obiettivo la qualità della formazione professionale e culturale, ha seguito i cambiamenti nel gusto, nella società, nella tecnologia, consentendo sempre agli studenti e alle studentesse di costruirsi un futuro solido e al passo con i tempi.
Così le attrezzature moderne dei laboratori hanno negli strumenti conservati nelle teche dell’istituto, i loro precursori: un ebulliometro di Malligand, insieme alle scatole didattiche della Antonio Vallardi editore erano strumenti per una didattica laboratoriale all’avanguardia, come la ricca biblioteca conserva i testi più in voga di una cucina, di una sala, di un’accoglienza riflesso degli anni Settanta.
Altrettanto importanti sono i luoghi della scuola: dal complesso di San Carlo, all’ex Seminario fino all’attuale San Paolo.
Un 2025 tutto da scoprire, pieno di storia e di storie, ovvero dei racconti dei nostri studenti e studentesse che, da Spoleto, sono partiti alla conquista del mondo!
Emanuela Valentini Albanelli