di Roberta Bizzaglia.
Il 2 aprile si è tenuto il I concorso enogastronomico dedicato alle classi del primo anno di enogastronomia, un progetto complesso ideato a misura dei giovani talenti con l’intento di aprire il confronto professionale fra studenti alle prime esperienze e mondo del lavoro che rappresenta una novità nelle attività extra-scolastiche. A valutare i sorprendenti risultati sono intervenuti due giurati che stanno molto a cuore a questo istituto, per il valore umano che sanno trasmettere ai nostri ragazzi: Giulio Giuli del ristorante Une e Federico Foschi del ristorante San Pietro a Pettine. Nella giuria anche la Dirigente Scolastica, Dott.ssa Roberta Galassi, che ha ideato il concorso.
La scelta del tema, Il gusto della primavera, è stata motivata dalla voglia di celebrare la stagione più inebriante dell’anno, il periodo che segna un inizio, la rinascita di nuova vita nella natura e l’esordio di nuovi progetti, sia professionali che di crescita personale, per i giovani. Ciò con il fine di rafforzare la consapevolezza di sé nei concorrenti, che si sono trovati ad operare in un contesto di sfida e confronto, ma anche la crescita personale dei docenti tecnico-pratici, che hanno trovato in questo concorso l’occasione di provare una metodologia didattica e laboratoriale innovativa e coinvolgente, ovvero lo sviluppo di un progetto pratico condiviso fra studenti di sala e di cucina.
Hanno partecipato, quindi, piccole squadre che hanno lavorato sul tema della primavera prima in senso teorico e di ricerca culturale e poi in senso pratico. L’ideazione dei progetti è avvenuta in contesti informali e paralleli a quelli tradizionali e ha spinto gli studenti a farsi protagonisti del processo creativo e i docenti come figure regolatrici di questo processo. Il tema è stato scelto anche per i risvolti enogastronomici della stagione in questione, che vede l’impiego di primizie di frutta e verdura, con i loro colori e profumi che possono ispirare piatti innovativi ma allo stesso tempo legati alle tradizioni e alla conoscenza del contesto storico e territoriale, favorevole anche alla decorazione della tavola e alla creazione di bevande dal gusto fresco e poetico.
Ogni gruppo ha presentato un piatto in abbinamento ad una bevanda e alla mise en place ispirati al tema. I partecipanti sono stati incoraggiati a ideare piatti unici, con ingredienti di stagione o a chilometro zero, valorizzando la sostenibilità e il rispetto per le tradizioni locali.
I concorsi enogastronomici interni alle scuole rappresentano un’importante opportunità per gli studenti di acquisire competenze, mettersi alla prova e prepararsi al mondo del lavoro. In particolare negli istituti alberghieri, queste competizioni non sono solo una sfida tecnica, ma anche un’occasione di crescita personale e professionale. Partecipare a un concorso significa confrontarsi con i propri limiti, imparare a lavorare sotto pressione e sviluppare la creatività, elementi fondamentali per chi desidera intraprendere una carriera nel settore della ristorazione. Inoltre, queste competizioni creano un ambiente stimolante in cui gli studenti possono testare le loro abilità, ricevere feedback da esperti e acquisire maggiore sicurezza nel loro operato.
Uno degli aspetti più rilevanti dei concorsi enogastronomici è la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico. Gli studenti devono dimostrare abilità nel preparare piatti complessi, gestire gli ingredienti e rispettare i tempi di preparazione. Queste competizioni simulano situazioni reali di lavoro in cucina e in sala, permettendo ai ragazzi di comprendere meglio le dinamiche del settore.
A valutare le creazioni degli studenti sono stati giudici esperti, che hanno espresso grande apprezzamento per il livello raggiunto dai partecipanti. Ecco i loro commenti rilevati durante la competizione:
Federico Foschi – San Pietro a Pettine
“Le ragazze ed i ragazzi sono davvero molto bravi, sia in relazione alla loro età, ai quindici anni, che in assoluto. Si stanno rivelando dei grandissimi professionisti, padroni di tecniche all’avanguardia nella preparazione dei cocktail. Mostrano una eccellente presentazione estetica, una mise en place perfettamente in tema con la primavera. Mi ha sorpreso l’atteggiamento professionale! Possiamo trovare dei dettagli da aggiustare, ma si vede che si muovono, si presentano e si pongono in maniera sorprendente!!”
Giulio Giuli – Une
“Sicuramente per l’età che hanno io vedo una disinvoltura ed una consapevolezza sorprendenti. Penso che sia merito anche dei docenti che li indirizzano in modo corretto, penso che sia la strada giusta per iniziare il percorso in questo mondo, con consapevolezza dei propri mezzi e del mestiere. Non ricordo come ero io al primo anno di superiori, ma non credo di aver avuto questa presenza e questa spigliatezza. Noto lo spirito di iniziativa, l’estetica di piatti e sala, l’iniziativa che sanno prendere, anche rispetto alle domande ed agli imprevisti.”
La classifica finale è stata determinata dal voto dei giudici e del cosiddetto voto popolare dei compagni di classe intervenuti.
Si è aggiudicata la sfida la squadra della classe 1SCAE, della sede distaccata di Cascia-Roccaporena, composta dagli studenti: Ginevra Cherubini, Edoardo Di Nicola, Simone Rasi, Fabiano Sciattella. Il loro progetto, intitolato “Note di prtimavera: ricette e melodie”, ha convinto per l’accuratezza della mise en place composta da elementi della natura e da piccoli oggetti decorativi, che ricordavano la freschezza della primavera, e per la preparazione degli studenti, che hanno presentato il lavoro con competenza tecnica facendo riferimenti culturali e storici legati al territorio umbro.
Al di là dei vincitori i risultati hanno piacevolmente sorpreso le organizzatrici, Prof.ssa Paola Selli e Prof.ssa Roberta Bizzaglia, per i risultati che sono andati oltre le aspettative, trattandosi appunto di ragazzi del primo anno.
. Redazione