Durante il collegio dei docenti del 30 gennaio 2013, è stato deciso di sospendere la forma di protesta che i docenti dell’Ipssart “G. De Carolis” avevano iniziato da ottobre. Il blocco delle attività aggiuntive riguardava i compiti connessi alle funzioni strumentali, i colloqui mattutini con le famiglie, le attività extra curricolari, la sostituzione dei docenti assenti, i turni di vigilanza durante la ricreazione e tutte le attività non obbligatorie per legge. La sospensione della protesta non è stata certo dovuta al venir meno dei problemi dell’Istruzione Pubblica, ma al fatto che la maggior parte dei docenti ha accolto e condiviso quanto affermato dalla Dirigente Scolastica:
“L’indizione delle elezioni politiche e l’inizio della campagna elettorale stanno determinando, a livello nazionale, una situazione di stallo decisionale che durerà presumibilmente fino all’insediamento del nuovo governo. In questo momento l’azione di protesta che il Collegio dei docenti e quello degli educatori hanno stabilito di attuare contro i provvedimenti di revisione di spesa e riorganizzazione del sistema di istruzione, risulta di fatto inascoltata e rischia di produrre unicamente disagi alle famiglie, danno agli studenti e all’immagine della scuola, senza ottenere gli effetti auspicati sugli organi governativi. Per tale motivo invito i docenti e gli educatori a sospendere l’azione di protesta e a riprendere le attività aggiuntive all’insegnamento, programmate ad inizio anno scolastico, rinviando il dibattito al periodo in cui sarà possibile avere un nuovo interlocutore istituzionale cui poter rivolgere le nostre legittime rivendicazioni (…)”.