Testo e foto: Liberti Andrea, Quadrelli Alessandro (4 Tur A)
L’affresco si trova nel complesso di San Paolo di Spoleto, nell’ala che deve essere ancora restaurata, in una stanza al piano terra, nella zona vicino al Chiostro. A centro della composizione troviamo la raffigurazione di Cristo in croce, elemento che con il braccio verticale, divide simmetricamente la scena. Il corpo di Gesù è posto al centro, nella parte alta del dipinto ed è fiancheggiato da angeli. A sinistra, sono raffigurati cinque angeli: uno in volo e quattro inginocchiati su una nuvola: uno di essi ha un calice in mano per raccogliere il sangue di Gesù, mentre gli altri tre sono in atteggiamento di preghiera e di adorazione. A destra sono presenti altri tre angeli in volo, tutti mostrano dolore ed uno ha anch’esso il calice per raccogliere il sangue. Al centro del dipinto, in alto, è raffigurato Cristo, secondo l’iconografia giottesca di ‘Cristo morto’, per le ginocchia incrociate e i piedi uniti da un unico chiodo. In basso, ai piedi della croce, è rappresentato san Francesco in atteggiamento disperato, come se non accettasse la morte di Gesù. E’ riconoscibile per il saio grigio e la tonsura dei capelli. Alla destra è rappresentato san Giovanni Evangelista, in atteggiamento dispiaciuto ma contenuto, individuabile per il mantello rosso e i capelli biondi. A sinistra vi è Maria, distrutta dal dolore e in atto di svenimento, sorretta dalla Maddalena e tre pie donne. Il paesaggio nello sfondo, dietro san Giovanni Evangelista, raffigura tre colli, con degli edifici in cima, probabilmente ripresi da paesaggi spoletini. L’affresco è inserito in una cornice anch’essa affrescata con motivi curvilinei alternati a tondi rossi, gialli e verdi. Si può affermare che furono almeno due i pittori che lavorarono all’opera, la differenza di stile, infatti, si può notare, per esempio, nella rappresentazione dettagliata di Cristo.