di Paolo Ciri-
Non è più necessario, come un tempo, dilungarsi sull’importanza del gigante cinese nell’ economia, nella cultura, nei rapporti internazionali, nella scienza. Ormai tutti sappiamo che la Cina è uno dei leader mondiali in ogni campo e comprendiamo quanto sia importante instaurare relazioni, conoscersi, capirsi.
La vocazione internazionale dell’Alberghiero “De Carolis”, dunque, ha subito colto l’occasione di aprire un canale privilegiato, importante non solo per la scuola ma per tutto il territorio. Occasione che si è presentata, attraverso il Professor Giorgio Piersigilli ed il Maestro Zhan Zhang, .
Inizialmente con un corso di italiano per studenti cinesi, 25 unità, di età compresa tra i 16 ed i 20 anni, scelti tra coloro che hanno le valutazioni migliori. Questi, da settembre, verranno a vivere nel nostro convitto e frequenteranno un corso di dieci mesi di lingua e cultura italiana, volto a prepararli all’ingresso in una università italiana.
La apposita convenzione è già stata firmata l’otto gennaio. Il progetto si chiama “Rinascimento delle lingue” ed è la prosecuzione e l’ampliamento di iniziative simili e di successo, come il progetto “Marco Polo” ed il “Turandot”.
Ma c’è di più. Il Maestro Zhan Zhang, ritrattista personale del Presidente della Repubblica Popolare Cinese,
Xi Jinping, è intenzionato a spostare da Roma a Spoleto la sede della associazione “Unione Internazionale Arte e Istruzione”.
Perché ha detto, “Spoleto è un luogo meraviglioso, ideale per studiare e per capire la cultura italiana”.
Ovviamente per raggiungere questo traguardo e per ampliare gli obiettivi c’è bisogno dell’apporto di tutti, ed infatti non fa mancare il suo supporto la Amministrazione comunale, rappresentata dalla vicesindaco Avv. Beatrice Montioni, ed, ovviamente, il nostro Istituto, per il quale han parlato la Dirigente Scolastica Prof. Roberta Galassi e la dirigente Amministrativa Margherita Lezi.
Poi gli sviluppi possibili sono molteplici. Intanto, nella apposita conferenza stampa di giovedì 16, è stato reso noto che un gruppo di lavoro si recherà per una settimana in Cina per illustrare questa opportunità. Il numero di frequentanti, in tal modo, sarà destinato a salire vertiginosamente, per l’anno scolastico 2021/2022.
Poi sono prevedibili partnership commerciali, con ricaduta di posti di lavoro, e, ovviamente, un percorso inverso: studenti italiani che si rechino in Cina. Oppure anche la possibilità di studiare la lingua e la cultura cinese all’Alberghiero, anche con l’impiego di professori cinesi.
E’ solo un primo passo, ma sulla strada da tempo intrapresa: apertura verso l’estero, verso le altre culture, verso gli altri mercati.