di Sabrina Arcese.
Ieri sera si è concluso il corso di Scrittura creativa per le convittrici e i convittori del nostro Istituto.
È stato un viaggio lungo, che si è addentrato nei solchi più profondi dell’anima, ispezionando angoli sconosciuti con cui non sempre è facile rapportarsi. Sì, perché l’obiettivo più importante di questa avventura non era tanto quello di arrivare alla produzione di un elaborato più o meno poetico, quanto quello di aiutare i ragazzi a fare luce sul loro mondo interiore, spegnendo tutti i rumori fuorvianti che provengono dall’esterno e concentrandosi sull’ascolto di sé stessi.
Ne è scaturita un’esperienza davvero indimenticabile, che ha visto il coinvolgimento di tanti studenti che hanno partecipato gli uni alle emozioni degli altri, con rispetto, con sorpresa, con meraviglia…
A guidare i ragazzi in questa avventura è stata Francesca Gosti, esperta che da anni crede nelle potenzialità espressive dei nostri adolescenti e che li spinge a superare le diffidenze proprie di questa età.
Nell’ultimo incontro di questo corso un pensiero particolare è andato ai maturandi, che hanno partecipato con continuità ed entusiasmo, divenendo così un punto di riferimento importante per chi ha iniziato quest’anno ad avvicinarsi al mondo della scrittura creativa.
Il momento dei saluti finali è stato davvero emozionante per tutti: siamo usciti nel cortile del Convitto e abbiamo affidato le nostre emozioni al volo delle lanterne…