FOJATA DI SELLANO: un patrimonio da tutelare.

di Paolo Ciri.

Da 19 anni la Pro Loco di Sellano organizza la “Sagra della Fojata e della Attorta”, evento affermatissImo, che accoglie da mille a milleducento commensali a sera (!) e che, soprattutto, mantiene vivo l’aspetto culinario e culturale della produzione della “Fojata”.

Si tratta di una sfoglia di pasta, molto sottile, che avvolge un impasto di bietola e che poi viene attorcigliato. Proprio per questa forma, nella sua versione dolce, con un impasto di cioccolato al posto della verdura, viene chiamata “Attorta”.

E’ una ricetta molto particolare, che trova in Umbria prodotti similari ma molto diversi. Una ricetta che è patrimonio di poche persone, che a Sellano iniziano a lavorare a maggio con la raccolta, la preparazione ed il congelamento, per poi far degustare le specialità a migliaia di persone in agosto.

Riguarda anche il nostro Istituto, perchè stiamo avviando una collaborazione che porterà i nostri studenti ad apprendere la storia e la procedura della fojata, per poi collaborare alla organizzazione della sagra.

Ne abbiamo parlato col Sindaco Attilio Gubbiotti e col Presidente della Pro Loco Massimiliano Alessandrini.

La sagra è un impegno molto gravoso ?
“Molto grande. Negli anni abbiamo realizzato le cucine, i bracieri per gli arrosti, le celle frigorifere, la centrifuga per la asciugatura della bieta e tante altre strutture e macchinari. Il lavoro inizia in primavera e poi nei giorni della sagra (da 4 a 7 secondo gli anni) coinvolge centinaia di persone. Ma sentiamo che attività come questa danno un senso alla comunità, una idea che si può continuare a vivere anche nelle nostre meravigliose zone montane, che si può investire nel futuro”

La Pro Loco fa anche parte di una serie di associazioni, il che dà anche un riconoscimento di serietà all’evento…
Abbiamo il marchio “Sagre di qualità” ed apparteniamo a “I borghi più belli d’Italia”, “Bandiera verde dell’agricoltura”, “I sapori dell’appennino umbro”, “Unione nazionale Pro Loco d’Italia”, “Eco feste”, “GAL Valle Umbra”.  Una serie di collaborazioni che ci permette di essere all’avanguardia in tutti gli aspetti: sicurezza, intrattenimento, aspetti giuridici e fiscali. Abbiamo anche recentemnete fatto un gemellaggio col comune di Fonni, in Sardegna.

Come si può articolare la collaborazione tra Pro Loco ed Alberghiero ?
La preparazione di quintali e quintali di fojata è affidata alle signore del paese, ma noi vorremmo che questa conoscenza fosse tramandata ai giovani, ai vostri giovani studenti, e, come obiettivo ulteriore, abbiamo l’apertura di un ristorante / osteria che possa servire queste specialità durante tutto l’anno, attirando così i turisti a Sellano. Magari qualche studente coinvolto nel progetto potrebbe mettersi in proprio ed aprire, ed avrebbe tutto l’appoggio della amministrazione. Non si tratta di “esportare” la fojata che, fuori da Sellano, perderebbe gran parte del suo senso. Si tratta di sfruttare questa ricetta per dare lavoro e futuro nel nostro paese.

Su questa linea i nostri Professori ed i nosti alunni si muoveranno insieme perchè, in fondo, è questa la missione del nostro Istituto: valorizzare i prodotti tipici, tramandare ricette, prodotti e lavorazioni, dare lavoro.

www.prolocosellano.com

 

 

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