Inizio di un dialogo,a distanza, tra compagni di scuola.

Il 21 febbraio, l’esperienza avviata ormai da due anni, ha portato alcuni ragazzi della sede centrale del De Carolis a incontrare gli studenti presso la sezione interna alla Casa di Reclusione di Maiano, in occasione della giornata di orientamento. L’incontro ha instaurato un dialogo che, anche a distanza, continua.
                   Una riflessione per voi ragazzi
Io, A., sono sette anni e due mesi che mi trovo in questo contesto: perché? Perché non ho ascoltato i consigli buoni sia della mia famiglia sia delle altre persone che mi amano. Se avessi ascoltato la mia famiglia e le mie professoresse ora non mi troverei qui. Le mie parole non sono vuote ma piene di dolore. Perché è evidente che ho agito senza una guida ma su una scia di non ascolto! Sappiate che il giorno più bello in questo contesto di sette anni è stato il 21 febbraio 2014: cari ragazzi, mi ha dato una speranza aver sentito voi. Con i vostri sogni e soprattutto con tante prospettive, amici del quinto anno e altri –Chelic Ion, Morini Paola, Prudenti Ketrinegraziella, Nika Brunilda, Mequio Noemi, Ndoja Disintila- grazie per avermi dato l’opportunità di conoscervi anche per un breve e piccolo tempo. E grazie anche alla Preside e ai vostri professori. Sappiate che la vita è come una candela: una volta accesa alla fine si spegne. Per cui mi auguro che quando si spegnerà la candela, i vostri sogni saranno realizzati: i sogni possono essere realtà.
Con affetto, A.G.

(La foto si riferisce al cartellone “Itinerario gastronomico d’Italia”, realizzato dagli studenti del professor Ascani)

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