Invito alla lettura: un compagno di nome Holden.

 di Giulia Copat III A Turistico

Quando lessi le prime pagine de “ Il giovane Holden”  di Salinger sinceramente non rimasi particolarmente colpita; ricordo che iniziai a leggerlo in estate e lo comprai perché su Discovery Channel davano un documentario su Mark Chapman , l’assassino di John Lennon. Dissero che  l’assassino prima e dopo l’omicidio aveva una sorta di fissazione per questo libro; così io mi incuriosii e andai in libreria. Appena letta la trama del libro feci caso che non vi era nessun legame tra la trama del libro, che trattava di un adolescente comune, con qualcosa che potesse essere fonte di male o addirittura causa di un omicidio, così rimasi ancora più colpita non trovando il filo logico che collegava il libro all’omicida Chapman.

Fin dai primi capitoli rimasi colpita dai pensieri del protagonista, Holden , che si presentano sin dalla prima pagina molto concisi; L’autore Salinger risalta da subito l’esasperazione del protagonista nel frequentare la scuola,  l’amore per la lettura ed il bisogno di evadere da tutto, ma anche la paura di crescere non appartenendo più né  all’età dell’infanzia né al  mondo degli adulti.

Rimasi colpita non per quello che pensava o diceva Holden, ma perché in ogni suo pensiero o paura io mi rispecchiavo completamente. Leggendo mi rivedevo in lui e nella sua voglia di evadere, di fuggire lontano, di viaggiare spensieratamente senza preoccupazioni ma anche nella paura di crescere lasciando alle spalle l’età della spensieratezza. Avevo l’impressione che tra quelle pagine  potessi vedere scritti i miei stessi pensieri, le mie stesse opinioni. Ero talmente presa,mentre leggevo, che qualche volta mi invadeva quasi un senso di malinconia nel pensare la piccola differenza che vi era tra me e il protagonista Holden; il fatto che, mentre io ero seduta sul divano o da qualche altra parte di casa seduta a leggere le sue avventure, lui le stesse vivendo in prima persona, provavo molta invidia per lui e per il coraggio che aveva dimostrato, nell’abbandonare le sue radici, cosa  che io non avevo.

 

 

Recensione: Il giovane Holden –

 

 “Se davvero avete voglia di sentire questa storia, magari vorrete sapere prima di tutto dove sono nato e com’è stata la mia infanzia schifa e che cosa facevano i miei genitori e compagnia bella prima che arrivassi io, e tutte quelle baggianate alla David Copperfield, ma a me non mi va proprio di parlarne.”

 Ecco come Salinger propone uno dei suoi più grandi successi;Il romanzo “Il giovane Holden”  è totalmente fuori dalle regole ai limiti dell’originalità e adatto a per chiunque abbia voglia di evadere dalla routine quotidiana diventata troppo spesso monotona.

Lo scrittore Salinger, nato in Germania ma da sempre residente in America, ha regalato alla letteratura americana un classico ormai da più di mezzo secolo; nel 1951 pubblica la storia di un giovane che rispecchia ancora oggi i pensieri di molti adolescenti.

Holden Caufield , Ordinario adolescente di appena diciassette anni viene espulso dal college pochi giorni prima di Natale; decide quindi di intraprendere la sua piccola avventura prima del rientro a casa vagando per tre giorni da solo a New York tra locali e quartieri poco raccomandabili. Qui avranno luogo vari incontri poco fortunati con personaggi del mondo adulto del quale lui ancora non si sente propriamente parte.  Holden dopo la sua piccola avventura torna a casa rimpiangendo la sua infanzia

“schifa”, come viene descritta da lui stesso, che egli si vede progressivamente sfuggire di mano.          

Il libro è facile da interpretare grazie all’autore che usa molto spesso un linguaggio giovanile ed il linguaggio stesso di Holden molto familiare.

L’opera lancia un messaggio a noi giovani del III Millennio  semplice e contemporaneamente complesso da capire: ognuno di noi alla fine vuole fuggire dalla realtà per evadere; ognuno di noi cerca di sottrarsi al proprio destino provando a cambiarlo, evitando di crescere; ma anche se si prova a fuggire, non si può sfuggire alle proprie responsabilità. Ognuno di noi trova difficoltà tra l’età della spensieratezza e quella delle scelte importante e delle responsabilità.

 Questo libro aiuta a focalizzare meglio il punto di vista dei giovani sia attraverso la  breve avventura del giovane Holden ,che trova  se stesso, sia con i monologhi interiori del protagonista.

Un libro che vende copie da più di cinquanta anni senza sparire mai, ormai considerato un classico per la letteratura americana. Un libro fuori dal comune che potrà permettere ai giovani di agire meglio.

 

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