#ioNONrestoacasa

di Emanuela Valentini Albanelli.

#Iononrestoacasa perchè ci sono #cosedafarefuoricasa! E’quello che sta facendo un nostro studente di Roma che, appena scoppiata l’emergenza, ha deciso di non chiudersi in casa, venendo anche ripreso del TG 5!

Detto così potrebbe sembrare un atto di disobbedienza civile eclatante, in realtà è una piccola storia di solidarietà e impegno civile. Raffaele Maria Desideri, uno studente del V anno, all’inizio della pandemia, tornando a casa, ha deciso di diventare volontario nella Protezione Civile, dipartimento Roma Nord.

Da studente, ha comunicato alla scuola il fatto di non poter sempre collegarsi durante le videolezioni, anche perché le giornate sono faticose, gli orari e le destinazioni imprevedibili.

Durante le intense e lunghe giornate, pur essendo appena entrato in Protezione Civile, Raffaele collabora nel montare gli ospedali da campo per aumentare il numero dei posti di terapia intensiva, portare i respiratori, mascherine, materiale sanitario dall’aeroporto di Fiumicino a tutti gli ospedali d’Italia, fare il controllo per le strade di autocertificazioni e traffico, fare antincendio, sorvegliare i parchi. Oltre a ciò, vi è anche l’impegno a portare beni alimentari a malati, invalidi, positivi e persone costrette a stare in isolamento.

Queste sono le “incombenze quotidiane” ma l’emergenza è sempre dietro l’angolo.
Nel ricordare a tutti di fare la propria parte in questa emergenza, nel rispetto delle regole e dell’incolumità nostra e degli altri, Raffaele suggerisce la “sua” ricetta, maturata vivendo il Covid19 da giovane che si appresta a diplomarsi:
Nella vita tutti ci aspettiamo il meglio, turni di lavoro da 8 ore, tornare a casa e avere un pasto pronto e caldo, non avere mai nessun tipo di problema. Ma purtroppo non è sempre così, capitano imprevisti a cui bisogna adattarsi e combattere ogni giorno come, in questo periodo,  fanno i malati, le forze dell ordine, i medici, tutto il personale sanitario e tanti altri lavoratori.
Io ho sempre dato tante cose per scontate ma, vivere da volontario questa emergenza, mi ha fatto capire che nella vita niente è scontato e, adesso, sono fiero della scelta che ho fatto e di quello che tutti noi stiamo facendo. Mi rendo conto che per me, oggi, l’orgoglio più grande è quello di finire un turno che magari dura ore ed ore con il pensiero di non poter abbracciare i miei genitori perché posso essere un danno alla salute della mia famiglia, ma con la forza di riposarmi 6 ore e ricominciare a dare il meglio di me per qualcuno che sta combattendo.
Ci piace pensare che la scuola e il convitto, in questi cinque anni, abbiano dato il loro contributo nel formare cittadini professionalmente preparati e consapevoli del proprio ruolo che si adoperano per il bene comune. Da Spoleto, un grazie a tutta la Protezione Civile e……..al dipartimento di Roma Nord!

 

 

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