Il 21 maggio, sul palcoscenico del Teatro Nuovo, la finzione della piece messa in scena dai convittori, frequentanti i laboratori teatrale, coreutico e musicale, ha dato la possibilità di riflettere in modo gradevole su temi di estrema attualità.
Prima di entrare nel vivo della rappresentazione, la realtà ha preso il sopravvento, la dirigente scolastica, Fiorella Sagrestani, ha svelato i nomi dei primi tre classificati del concorso di cucina del 14 maggio, riservato alle classi seconde, che hanno “interpretato” piatti della tradizione:
- 3° posto: Emanuele Federici con filetto di maiale a sorpresa
- 2° posto: Marcello Montanari con ravioli agli asparagi
- 1° posto: Riccardo Munafò con agnello ai profumi mediterranei
Il microfono, quindi, è passato a Leonardo Tini che ha ricordato a tutti i presenti, gli articoli 21 e 33 della Costituzione e, di seguito, in nome del libero pensiero, i convittori hanno dato vita alla rappresentazione sui tanti modi di declinare la famiglia.
La famiglia di ieri, quella di oggi, i mutamenti dei rapporti tra genitori e figli, famiglie arcobaleno, ruoli, giudizi e pregiudizi, insomma attraverso sketch editi e inediti, balli, canzoni, tutto il mondo è entrato nel palcoscenico del Nuovo, rendendo gradevole e coinvolgente lo spettacolo.
Gli spettatori hanno cantato, sorriso, riflettuto su parole, gesti ruoli agiti dagli attori che, magistralmente si sono calati nei ruoli più vari, mettendosi in gioco con ironia e leggerezza.
Grazie a Claudio Scarabottini e a Graziano Petrini, i ragazzi convittori hanno avuto modo di esprimere al meglio il loro talento e, come ha ricordato l’educatrice Gabriella Miano, salutando i ragazzi del quinto anno, alcuni di loro si porteranno dentro queste competenze che il convitto, con le sue proposte, permette di evidenziare.
In fondo, guardando i ragazzi muoversi sul palco, per molti, anche il convitto, la scuola, Spoleto sono, sono stati, saranno, una parte della “loro” famiglia!