Quando l’aperitivo diventa “fito”.

Il corso di cucina salutare, per i soci AMO, va oltre la cucina e consente di “sperimentare”, in sala, l’abbinamento “fito-gastonomico”. Le tre lezioni hanno visto l’apporto determinante nella stesura dei menù da realizzare, dei docenti di Laboratorio dell’Ipssart “G. De Carolis” Roberta Bizzaglia e Sara Sensi che, insieme agli studenti del V, coordinano i gruppi dei corsisti. In particolare, Roberta Bizzaglia ha individuato le ricette migliori sia dal punto nutrizionale sia per il gusto da proporre a tutti indipendentemente dalla  presenza di patologie.  Al professor Luca Landolfo, in laboratorio sala- bar, spetta il compito dell’abbinamento con le bevande. Lunedì 24 febbraio, i corsisti hanno sperimentato ed approvato, come aperitivo, la fitobevanda a base di rosa canina e karkadé.  La tisana, commercializzata  dall’Aboca, sponsor insieme alla Pietro Coricelli del corso, è ricca  di vitamine, come la vitamina C e di sali minerali,  è  rinfrescante  ed emolliente, dopo l’infusione va servita tiepida e, il professor Landolfo, l’ha proposta, con successo, come aperitivo. Come, infatti, sottolinea il professore, un aperitivo deve “aperire”: aprire, predisporre lo stomaco al pasto vero e proprio. Un buon aperitivo deve essere poco alcolico o per nulla e tendenzialmente amarognolo. Rosa canina e karkadé, in maniera naturale, preparano degnamente al pasto senza far rimpiangere gli aperitivi tradizionali, ricchi anche di additivi e coloranti. Dopo il fito-aperitivo, si apre il capitolo dei fito-abbinamenti!

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