Storie dal Convitto: spazio alla creatività

di Emanuela Valentini Albanelli-
Circa duecentocinquanta studenti, per studiare a Spoleto all’Istituto Alberghiero “G.de Carolis”, scelgono di risiedere nel convitto annesso.
Spoleto, per cinque anni, diventa la loro città, ne frequentano i luoghi di ritrovo ma la maggior parte del tempo, i convittori lo trascoronno al San Carlo o al San Paolo.
Per questo, gli educatori offrono loro la possibilità di impegnarsi in tante attività: ognuno può trovare quella appropriata.
Un gruppo consistente sta frequentando il laboratorio di scrittura creativa coordinato da Francesca Gosti e le parole provenienti direttamente dal Convitto evocano il clima che si respira:
Siamo nel laboratorio della “fabbrica delle emozioni” dove … i sentimenti, le problematiche adolescenziali e del vivere quotidiano, le ansie, le paure, le gioie, le sofferenze e le sconfitte vengono, su un foglio bianco con in mano una penna, trasformate dai poeti del convitto, in frasi poetiche … Poesia perché, come dice il poeta Franco Arminio ” la poesia guarisce chi la legge e chi la scrive”,infatti la scrittura si può considerare terapeutica
Oltre che con la penna, i nostri convittori stanno “esercitando” la creatività, ultimando il progetto del presepe con cui, anche quest’anno, parteciperemo alla manifestazione Spoleto: la Città in un Presepe, organizzato dalla Pro Loco di Spoleto.
Convitto e Scuola sono, in questo modo, sempre impegnati in prima linea nella partecipazione alla vita spoletina, grazie alla disponibilità, alla curiosità e alla voglia di crescere dei nostri studenti.

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