di Emanuela Valentini Albanelli.
Il 22 aprile, si è concluso il percorso che ha visto la collaborazione tra il Nostro Istituto e la Cooperativa il Cerchio che gestisce il SAI, Sistema di accoglienza e integrazione, il nuovo sistema di accoglienza previsto dal D.L. 130/2020, approntato dal Comune di Spoleto.
L’incontro con Antonio Adobbato, ispettore INAIL, ha permesso ai nostri studenti e ai 10 migranti coinvolti di incontrare personalità di spessore, competente ma, allo stesso tempo, comunicativa nel veicolare norme complesse, diritti e doveri di ogni essere umano. I temi del lavoro, il lavoro nero, le morti bianche, i dati impressionanti dell’evasione fiscale sono stati affrontati in maniera concreta, simulando situazioni reali, anche comiche, facendo, però, capire i danni per l’intera società. Se è vero che per i migranti lo sfruttamento è un problema, lo è anche per i ragazzi e le ragazze quando iniziano a lavorare. E’ necessario per tutti essere consapevoli, conoscere diritti e doveri .
Proprio l’incontro con persone significative: Antonio Adobbato, ispettore del lavoro, Pietro Bartolo, medico, eurodeputato, ex sindaco di Lampedusa, Luigina Renzi, assessora Comune di Spoleto, Agnese Tomassini, volontaria della onlus “Refuges Welcome Italia”, i testimoni e le testimone Shah Syed Mubashar Hussain, Yusef Buonfigli e Laarafji Khaoula, hanno fatto scoprire o riscoprire il valore di parole come solidarietà, volontariato, altruismo.
Questo laboratorio è andato oltre i soliti cliché, ha fatto incontrare e dialogare culture diverse, ha fatto incontrare i “sogni” dei nostri studenti e studentesse con i sogni di ragazzi in fuga dalla guerra che progettano di diventare avvocati, di difendere i diritti di tutti.
A breve, in occasione della II Settimana Civica, verrà pubblicato il video che gli stessi studenti e studentesse hanno realizzato con lo stesso entusiasmo con cui hanno partecipato.