Un boccale di birra…
di Filippo Panzetta e Elena Ronci
La birra è una bevanda prodotta dall’uomo. Inizialmente era grezza con molti detriti e impurità, ma al giorno d’oggi è una delle bevanda più consumate al mondo e in Italia il consumo supera quello del vino. La birra è il prodotto di una fermentazione di diversi cereali (orzo, frumento, mais, avena, segale, ecc.). Al tempo di Hammurabi veniva prodotta dalle donne e bevuta solo dagli uomini. Gli Egizi la usavano come medicamento. Tutto ciò e tante altre informazioni le abbiamo apprese dal dott. Baliani Paolo (Associazione Umbria Birra) che, lunedì 6 febbraio, ha incontrato alcuni alunni dell’Istituto per parlare dell’universo “birra”. Questo prodotto è realizzato con 4 ingredienti:
– malto d’orzo
– acqua
– luppolo
– lieviti
La colorazione della birra cambia in base alla tostatura dell’orzo. Il dott. Baliani ne ha fatti girare e annusare diversi tipi, tra cui anche il luppolo (essiccato): antimicrobico e aromatizzante. Il luppolo è ciò che rende amara la bevanda e va a contrastare con il dolce del malto d’orzo.
Le fasi sono molte e occorre avere molta passione per realizzarla a casa ..ma ora abbiamo capito come si fa !!!
A tutta birra
di Paolo Ciri
Se hai voglia di bere birra e cinque euro in tasca è meglio comprare tre bottigliette di prodotto industriale o una di prodotto artigianale ? Senza dubbio la seconda, se si conoscono i dettagli !
La “Associazione Umbria birra” ha spiegato, molto bene, ad alcune classi, lunedì 6 febbraio, in aula magna, come si fa la birra. Questa antichissima bevanda prodotta già dagli egiziani e forse anche prima. Generata, pare, occasionalmente e per fermentazione spontanea. Adatta ai climi freddi come a quelli caldi (qui, magari con un bassa gradazione). Adatta alle carni come anche ai piatti di pesce, specie la “gose”, che è salina, sapida, a causa del tipo di acqua utilizzata, o, semmai, per aggiunta.
Per chi non è stato presente, un breve sunto della lezione:
In Italia, per legge, si può chiamare birra soltanto la bevanda che contenga tutti i quattro elementi canonici: acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito.
Il “malto d’orzo” è un prodotto che si ottiene per “maltazione”, cioè facendo germinare l’orzo, per creare alcuni enzimi ed amido, poi bloccando la fermentazione e procedendo a tostatura. La birra sarà tanto più scura quanto più sarà stato tostato l’orzo, ma ciò non ha alcuna correlazione col grado alcolico, contrariamente a quanto si pensa.
Importantissimo il luppolo, ovviamente. E’ quello che conferisce l’aroma amaro, in contrasto col dolce dell’orzo maltato. Ed è anche un ottimo antiossidante naturale.
Fondamentale anche la qualità dell’acqua, il suo contenuto di calcare o di sale, la sua purezza.
Questa è solo una sintesi dell’incontro, non certo esaustiva. Per approfondimenti: www.umbriabirra.org !
Di certo questa incontro è stato una ulteriore tappa di quel percorso che, accanto a quello curriculare, porta i nostri studenti ad avvicinare i singoli prodotti, grazie agli specialisti appositamente ospitati.
La prossima sarà il 20 febbraio, quando parleremo di Grana Padano !