Conoscere Spoleto: la didattica museale

*Si concluderà nel mese di Marzo il fitto calendario che ha visto tante classi dell’Istituto Alberghiero partecipare alle visite e alle attività della Didattica Museale, proposte da Sistema Museo e supportate dal Comune di Spoleto e dalla scuola stessa.

Perché da anni, le insegnanti di Italiano e Storia del “G. de Carolis” hanno creduto in questa modalità per fare storia, storia dell’arte, cittadinanza ed educazione al patrimonio a studenti spesso non spoletini e che, per la stragrande maggioranza, non rimarranno a Spoleto?

La risposta può essere trovata nelle riflessioni fatte da alcuni studenti del III anno che hanno preso, parte il 28 febbraio, al percorso La Rocca Albornoziana attraverso i secoli.

” Visitare la Rocca dovrebbe essere un obbligo “almeno” per noi dell’Alberghiero che stiamo a Spoleto per cinque anni. Infatti, noi ragazzi o perlomeno io- dice Simone Conticelli- ci fermiamo solo a vedere da fuori la Rocca, magari immaginiamo l’interno, ma non abbiamo la “voglia” di entrare a vedere!

“Avendo avuto la fortuna di entrare, ed essere stati preparati dalla professoressa Manni- dice Matteo Pastoressa- posso dire che la visita alla Rocca merita. Ovviamente, a spiegarci le varie cose c’è stata una guida che, oltre ad essere molto disponibile e coinvolgente, è stata bravissima a farci appassionare e a non annoiarci. Accattivante la spiegazione degli affreschi della Camera Pinta come fossero fumetti!!”

“(…) la Rocca per noi spoletini- dice Maria Sole Fabiani- è un vanto e motivo di attrazione turistica, ma tanti cittadini non sono mai entrati dentro, limitandosi al giro sottostante”

Una delle poche cose che mi ha amareggiato della visita- dice Samuele Miraggio- è sapere che non si può salire sui camminamenti delle mura e delle torri, un vero peccato per la fruizione della Rocca e del paesaggio circostante”.

Qualcuno naturalmente si è cimentato anche nel cantare nel pozzo del Cortile d’onore, altri sono rimasti affascinati dalla storia medievale ma anche da quella più recente carceraria, altri avrebbe voluto più tempo per vedere il Museo del Ducato, però per tutti è stata una piacevole scoperta, come lo sono stati, per altre classi, i vari percorsi proposti per conoscere Spoleto.

” ….e un motivo non c’è- Manuela Triki- non ci deve essere, si va ad ammirare l’arte perché è arte, ci si interessa della storia perché è la nostra storia!” 

*foto di Chamroeun Canavari

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *