di Emanuela Valentini Albanelli.
Il 14 luglio ha avuto inizio l’avventura europea della squadra dell’Erasmus plus che vede l’Ipseoasc “G.de Carolis” di Spoleto capofila. In pole position, alle 3 del mattino sono partiti da via san Paolo in 27, 25 studenti e 2 tutor, destinazione Bulgaria, a seguire, a Fiumicino, si sono ritrovati 9 studenti spoletini e 3 milanesi del Carlo Porta che, con 2 tutor, hanno raggiunto la Francia del nord.
Da sei anni, senza soluzione di continuità, anche in questi due ultimi anni segnati e condizionati dal Covid, Spoleto ha coordinato le partenze di studenti e docenti di Istituti Alberghieri non solo umbri, di rappresentanti di enti e aziende del territorio per conoscere l’Europa ma anche per far conoscere l’Italia e l’Umbria, non a caso ogni studente è, per due mesi, anche ambasciatore della nostra cultura. Pensare europeo, ma anche far conoscere le nostre realtà: sono questi aspetti importanti della mission Erasmus, la cui importanza accompagna i partecipanti per tutta la vita.
Il confronto in una dimensione internazionale della formazione professionale e culturale per studenti e docenti al De Carolis ha una storia ultra decennale, iniziata nel 2010, con la Polonia , certificata con l’assegnazione, nel 2019, della Carta della Mobilità in ambito VET (Vocational Educational Training), che consente una “via preferenziale” di approvazione, per i progetti dell’Istituto Spoletino. Dietro alla complessità del progetto Erasmus ci sono tante persone che hanno lavorato e lavorano per seguire iter burocratici, amministrativi ma soprattutto per supportare i ragazzi e le ragazze che con le loro famiglie decidono di approfittare di questa grande opportunità e che sono i grandi protagonisti del viaggio europeo.