di Emanuela Valentini Albanelli.
Mrs Elizabeth Lucy Mary Norris, per l’intera settimana dal 9 al 14 ottobre, ospitata nel Convitto dell’Ipseoasc “G.de Carolis” farà lezione, al mattino, a cinque docenti di Lingua Inglese, al pomeriggio, a 15 docenti di altre materie.
Per i docenti del De Carolis, questa serie di lezioni rappresentano una grande opportunità: la professoressa Norris è, non solo madrelingua, ma è una delle massime esperte della metodologia CLIL. Il professor Paolo Diotallevi, referente del progetto Erasmus+, in questo anno scolastico, ha accolto la richiesta di una formazione rivolta ai docenti, non solo finalizzata alla mobilità all’estero, ma anche alla didattica di tutte le materie in Clil, durante l’anno scolastico.
Ecco allora la necessità di rivolgersi ad un’esperta, non solo per esercitare l’inglese ma anche per conoscere e veicolare la metodologia Clil in inglese e in tutte le altre materie curriculari in modo tale da ampliare l’offerta formativa di tutta la scuola.
La professoressa Norris, con le cinque docenti di lungua inglese, approfondirà la metodologia Clil, mentre al pomeriggio per il gruppo dei 15 docenti selezionati, insieme alla conoscenza generale della metodologia Clil applicabile ad altre materie, si potenzierà soprattutto la lingua. inglese.
L’idea di queste intense giornate risponde ad esigenze diverse degli insegnanti, da una parte, come sottolinea il professor Diotallevi, per rispondere alla richiesta delle docenti di Inglese di confrontarsi con una docente madrelingua esperta in Clil e di affinare la conoscenza e le competenze intriseche alla Lingua Inglese, dall’altra quello di dare a docenti non di lingua inglese l’opportunità di conoscere meglio la lingua stessa ma anche la metodologia.
L’incontro con la professoressa Norris è nato proprio durante la fase estiva dell’Erasmus, quando a Dublino, in modo efficace e piacevole, la professoressa ha tenuto delle lezioni a dei docenti. Da Dublino a Spoleto, il passo è breve ma significativo, infatti, consentirà al De Carolis di essere sempre di più una scuola aperta all’Europa.