di Sabrina Arcese.
A circa un mese dall’inizio dell’anno scolastico, dopo un primo e comprensibile periodo di ambientamento in Convitto, si comincia a delineare con chiarezza la giornata tipo di un convittore. Ci piace raccontarvela, seppure a grandi linee, perché crediamo nel ruolo di questa struttura educativa che non è fatta solo di regolamento e orari da rispettare, ma soprattutto di relazioni e di vita in comune, condizioni fondamentali per la crescita nell’età adolescenziale.
Al termine delle lezioni scolastiche e dopo aver pranzato in mensa, le ragazze e i ragazzi ospiti del Convitto possono rilassarsi nell’ampio cortile interno dove, solitamente, scelgono di giocare a calcetto, a basket, o a pallavolo. I più sedentari optano per il biliardino, il ping pong, o più semplicemente per delle belle chiacchierate sulle panchine. In tutte queste situazioni, comunque, l’elemento comune che non manca mai è la musica, che loro stessi diffondono collegando il cellulare a delle casse, per amplificarne il volume.
In questa fascia oraria noi educatori siamo con loro e cerchiamo, senza risultare troppo ingerenti, di interagire partecipando alle loro conversazioni, oppure facendo il tifo nei loro giochi sportivi. Oltre ad essere una bella occasione di comunione, tutto questo ci aiuta a rendere meno difficile il momento in cui dobbiamo esortare i ragazzi a tornare nelle rispettive camere per svolgere i compiti: questa è la fascia oraria che denominiamo “ora studio”. Data l’importanza di questa attività, l’organigramma d’Istituto prevede una Funzione Strumentale specifica, denominata “Sostegno allo studio in Convitto”, che quest’anno viene svolta dagli educatori Marisa Albanucci e Michele Dicuonzo. Sono loro a predisporre i Registri per il monitoraggio e l’aiuto compiti dei ragazzi, ad interfacciarsi con insegnanti e coordinatori di classe per raccogliere informazioni e individuare metodologie efficaci per eventuali situazioni difficil, a partecipare ai Consigli di Classe e ad aggiornare i genitori sull’andamento scolastico dei figli. È in questa fascia oraria che noi educatori siamo chiamati a fare squadra con i ragazzi, aiutandoli a studiare con successo, nella consapevolezza che la formazione culturale rappresenta un momento fondamentale del loro percorso di crescita.
Una volta svolti i compiti, i ragazzi sono autorizzati dai loro genitori ad uscire liberamente fino alle 19.30, così da poter rientrare in tempo per la cena.
Ci fermiamo qui… a breve vi racconteremo cosa succede dopo, perché la giornata in Convitto è ancora lunga!