da Malta, Martina Piccioni.
Tre mesi fa io ed altri alunni neodiplomati del “G.De Carolis” abbiamo intrapreso l’Erasmus in quella piccola isoletta quale è Malta.
Non sapevamo cosa aspettarci, stavamo per andare in un altro Paese, con un’ altra cultura e dove si parlava un’altra lingua.
Ed invece, eccoci qua, ad una settimana dalla fine di questa avventura.
I mesi sono trascorsi in fretta e, ora, sembra quasi strano pensare di dover tornare a casa. Vivendo in appartamenti con altri ragazzi italiani abbiamo conosciuto usanze e dialetti di molti posti italiani come il Molise, il Veneto e la Toscana.
A Malta, ho trovato un Paese “aperto”, multietnico, ho scoperto quanto sia importante la lingua inglese. I Maltesi, infatti, parlano fluidamente due lingue,il maltese, una lingua simile all’arabo misto all’ italiano, e l’inglese.
Con I miei colleghi di lavoro, infatti si dialoga soltanto in questa lingua che, piano piano, inizio a parlare un po’ anche io.
Nell’ambiente lavorativo, mi sono trovata benissimo, ho dato il massimo, ho appreso molte cose nuove e,sopratutto, ho conosciuto persone splendide che guardavano la persona prima che il dipendente, dispiaciuti tanto quanto me, che io me ne vada.
Ho ricevuto una proposta di lavoro, infatti, mi volevano nello staff dopo il periodo di Erasmus ma, per adesso, ho altri piani: mi aspetta l’Erasmus di sei mesi in Inghilterra dove sono sicura di poter imparare altre cose nuove per arricchire il mio bagaglio personale e sopratutto professionale.
Poi chissà…… forse a settembre riapproderò alle sponde della piccola Isola di Malta…!