EUROPA: SAPERI E SAPORI!

A)    Progetto ‘Modello di formazione nel settore alberghiero e della ristorazione e il sistema di valutazione delle qualifiche e competenze formali.”

Paesi coinvolti: Polonia, Italia, Francia, Danimarca, Svezia.

Durata: 2009\2013

Tipologia scuole: Istituti Alberghieri.

Finalità: modelli di competenze, conoscenze e abilità professionali  a confronto.

Articoli correlati alle fasi del progetto attuate, tratti dal nostro sito.

Progetto Polonia ( A. Gasperini) 10\02\2009

Istituto Alberghiero e Turistico “Giancarlo De Carolis” di Spoleto e Liceum profilowane “Jedrzej Sniadecki” di Szczytno, ovvero la nostra scuola e la scuola professionale di Szczytno.

Szczytno è una città di circa 10.000 abitanti situata nel nord est della Polonia, nella regione della Varmia-Masuria, il paese dei mille laghi, oltre 2500, di ogni forma e dimensione, collegati tra loro da canali naturali e circondati da immense foreste, dove accanto ai daini,  al lupo e alla lince, vive il bisonte europeo e  un’ampia varietà di uccelli, tra cui il cigno reale.
A collegare la scuola polacca alla nostra è un progetto europeo, che ha lo scopo di trasferire nelle realtà scolastiche della Polonia il modo italiano di fare istruzione professionale nel settore alberghiero. Infatti il progetto, pluriennale (si concluderà nel 2013) e transnazionale (coinvolge anche Francia, Danimarca e Svezia) ha tra i suoi principali obiettivi il miglioramento della qualità dei servizi di gastronomia e del settore alberghiero della regione della Varmia- Masuria e la validazione delle qualifiche e delle competenze richieste alle figure professionali operanti nel mondo del turismo. Per la nostra scuola dunque, che dal 1965 opera nel settore della formazione alberghiera e turistica, un importante riconoscimento.
Il nostro Dirigente scolastico, Angelo Paci, ha fatto parte della delegazione italiana che, dal 2 al 6 febbraio, si è recata in Polonia per definire i particolari del progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del programma operativo “Capitale umano”; insieme ad Angelo Paci, il dott. Bruno Palazzetti, dirigente dell’ufficio politiche comunitarie della provincia di Perugia, il dott. Enzo Faloci, responsabile dei progetti di cooperazione di Umbria Export di Confindustria Perugia, il prof. Giuseppe Braga, presidente del Gruppo Italia Forma, il dott. Maurizio Beccafichi, presidente dell’Università dei Sapori di Perugia, la dott.ssa Bianca Maria Tagliaferri, Dirigente scolastico dell’IPSSAR di Assisi.

Giunta il 2 febbraio a Varsavia, la delegazione italiana si è diretta 200 km a nord, ad Olsztyn, capoluogo della Varmia-Masuria, nella Polonia nord orientale.  Le giornate del 3 e del 4 febbraio sono state dedicate alla visita delle città di Elk e di Szczytno, ed all’incontro con i dirigenti delle  due scuole professionali  interessate al progetto. Il 5 febbraio, ad Olsztyn, dopo l’incontro della delegazione italiana con le autorità amministrative, accademiche, imprenditoriali e del lavoro, è stata avviata la fase  operativa con la partecipazione del Direttore del dipartimento dell’istruzione professionale e della formazione continua e del Direttore del dipartimento di qualità e dei marchi regionali della regione di Olsztyn.”Eccezionale- riferisce Angelo Paci- l’accoglienza riservata alla delegazione italiana e assai interessante il progetto, che vedrà prossimamente la partecipazione di docenti della scuola polacca di Szczytno agli stage organizzati presso la nostra scuola”.

Due scuole che si incontrano sul piano della formazione professionale dunque, ma non solo. Il nostro Dirigente scolastico infatti si è fatto “ambasciatore” di Spoleto in Polonia, portando con sè materiale promozionale del nostro servizio turistico e del locale consorzio degli albergatori. E tra Szczytno e Spoleto non dovrebbero mancare occasioni di incontro e di scambio a diversi livelli, poichè abbiamo già scoperto delle importanti affinità, a cominciare dai colori dei rispettivi gonfaloni, il rosso e il bianco, e soprattutto  perché anche la città polacca si caratterizza per un importante  festival estivo e per essere  sede di una  Police Academy.


Progetto Polonia ( A.Gasperini) 01\02\2010

È iniziata l’11 gennaio 2010 la fase italiana del “Progetto Polonia”, progetto europeo che, fin dal febbraio 2009, ha messo in contatto la nostra scuola  con il  “Liceum profilowane ‘Jedrzej Sniadecki’ ” di Szczytno, città del nord est della Polonia, posta nella regione della Varmia-Masuria, che ha in Olsztyn il suo capoluogo.

Il progetto, finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE), è pluriennale (si concluderà nel 2013) e transnazionale (coinvolge anche Francia, Danimarca e Svezia) ed ha tra i suoi principali obiettivi il miglioramento della qualità dei servizi di gastronomia e del settore alberghiero della regione della Varmia- Masuria e la validazione delle qualifiche e delle competenze richieste alle figure professionali operanti nel mondo del turismo. Semplificando, esso ha  lo scopo di trasferire nelle realtà scolastica della Polonia il meglio del  modo italiano di fare istruzione professionale nel settore alberghiero e questa esperienza, per la nostra scuola, che dal 1965 opera nel settore della formazione alberghiera e turistica, rappresenta un importante riconoscimento.

Due le tappe di questa fase italiana, una a gennaio e l’altra a febbraio.  Il primo appuntamento è iniziato  lunedì 11 gennaio, con un gruppo di docenti polacchi, che, nell’arco di due settimane, seguirà le attività in cui sono  normalmente impegnati i nostri studenti nei diversi laboratori.


Progetto Polonia: l’Europa del gusto (E. Valentini Albanelli) 06\10\10

Si è conclusa, il primo ottobre, la terza fase del Progetto Polonia che ha portato la dirigente scolastica Maria Paola Rampi, i professori di sala bar, Graziano Crispoldi, Enrico Di Curzio e la professoressa di cucina Stefania Chiocci in Polonia per visitare gli Istituti Alberghieri della regione Warmia Mazury. Il progetto, finanziato dall’Unione Europea, ha come obiettivo quello di riqualificare e riordinare il settore alberghiero e della ristorazione della Regione, utilizzando modelli e confrontandosi con quanto di meglio ci possa essere nel resto dell’Europa. Così i rappresentanti italiani del Nostro Istituto, insieme a quelli di Assisi hanno incontrato ad Olsztyn i rappresentati degli altri istituti di Danimarca e Francia gemellati con altrettante scuole polacche. L’esperienza, come sottolineato dalla professoressa Rampi è stata sicuramente positiva ed interessante, ricca di possibilità di incontro. Le scuole di Elblag, Elk e Szczytno, quest’ultima gemella con il Nostro Istituto, dopo aver smantellato le vecchie strutture, stanno investendo nel cambiamento sia strutturale sia contenutistico degli Istituti Alberghieri. La visite ai diversi istituti, il confronto sui moduli di operatore di cucina, di sala\bar e di ricevimento ha dato la possibilità ai partecipanti di confrontarsi sulle diverse conoscenze e competenze che i ragazzi devono acquisire in un settore che, insito nella sua natura, porta i diplomati spesso a lavorare all’estero, per cui veramente oltre le attrezzature e i laboratori necessita di un capitale umano con una mentalità aperta all’incontro con altre culture, specie nel campo enogastronomico. Per formare un ‘Europa del gusto, sono essenziali gli incontri diretti. I colleghi di Szczytno erano stati ospiti del Nostro Istituto lo scorso anno scolastico e, quando il 30 settembre, i nostri colleghi li hanno di nuovo incontrati, hanno potuto vedere come alcuni accorgimenti appresi nelle nostre cucine siano poi stati trasferiti nel loro modo di fare.

B)    Progetto ‘Comenius’ e ‘Pestalozzi’.

Vari  insegnanti dell’Istituto, avanzano la propria candidatura per tali progetti. Di seguito vengono riportati due articoli, tratti nostro sito web, sulla partecipazione , nel 2009\2010 a tali progetti.

Comenius,Clil, llp:tanti modi per aggiornarsi in Europa

Dal 14 al 27 febbraio ad Exeter, in Inghilterra, ho partecipato ad un corso di formazione CLIL per insegnanti di materie umanistiche.
Quale bilancio trarre dall’esperienza? Prima di tutto l’approfondimento di che cosa si intende per Clil, cioè apprendimento di contenuti veicolati attraverso una lingua diversa da quella madre (CLIL= Content and Language Integrated Learning ). Inoltre ho ripreso a studiare l’inglese per trasmettere conoscenze e per comunicare in una dimensione europea. Al termine del corso, infatti, ogni insegnante ha preparato una lezione agli altri. Provenendo da un alberghiero la mia lezione è stata sul cibo ‘Tell me what you eat and I’ll tell you who you are,or food and history’.
Sicuramente però i momenti più importanti sono state le escursioni guidate in Cornovaglia, fino all’Atlantico, al castello di re Artù , al parco nazionale di Dartmoor, sotto una fitta nevicata e la giornata in visita ad una delle più grandi scuole secodarie di Exeter, la St. Peter’s school, una scuola con tanti spazi per le diverse discipline, i diversi laboratori, anche di cucina e con la sala…fitness!!! Inoltre, anche nell’aula di storia dove sono rimasta per seguire varie lezioni, oltre alla lavagna Lim, ogni studente ha un libro e un computer utilizzato anche per fare le verifiche.
Altri punti di forza di questi corsi di formazione sono lo scambio, il confronto tra insegnanti che permette anche di dare avvio a progetti nell’ambito del Comenius e l’essere ospitati da famiglie dà la possibilità di vivere in modo totalmente inglese. L’agenzia nazionale che si occupa di questi progetti è la LLP (Lifelong Learning Programme), non a caso programma di apprendimento permanente necessario di fronte ai tanti cambiamenti.
A dire il vero, però, quando a Roma mi ha accolto un tiepido sole primaverile,mi sono sentita finalmente a casa!

Prof.ssa Valentini Albanelli Emanuela

Sui banchi di una scuola europea

Dal 14 al 17 ottobre, a Brdo, in Slovenia, organizzato dal Consiglio d’Europa, si è svolto un seminario dal titolo “Dai crimini contro l’umanità nella storia europea fino alla costruzione dell’Europa”. Come tutti i seminari proposti, anche questo era rivolto ai docenti operanti nei 47 paesi aderenti al Consiglio allo scopo di favorire un dialogo, un confronto tra insegnanti di diverse nazioni attraverso la riflessione su tematiche storiche, problemi sociali e sulle diverse metodologie per sviluppare, nelle nuove generazioni, un’identità europea ove i diritti umani siano rispettati. L’esperienza è stata a dir poco straordinaria, per la crescita professionale e culturale individuale ma anche collettiva.
In primo luogo, l’argomento specifico del seminario consente agli insegnanti di far apprendere agli studenti conoscenze storiche ma soprattutto di far nascere una sensibilità nei confronti dei diritti umani, del rispetto degli ideali altrui e dei valori di libertà al fine di abbattere muri fisici e culturali nella nuova dimensione europea che ci vede protagonisti.
In secondo luogo, il diventare, anche se per pochi giorni, di nuovo alunni, aiuta a capire come e quando la lezione è interessante, vivace, oppure …
In terzo la dimensione europea della classe: Cipro, Grecia, Slovenia, Romania, Repubblica Ceca, Italia, Germania, Svezia, Lettonia, tanti modi diversi di essere insegnante e cittadino europeo, ognuno con la propria cultura personale e nazionale da condividere e confrontare con gli altri.
Alcune lezioni sono state estremamente importanti soprattutto per chi insegna storia. Negli sloveni il tentativo fascista di italianizzare la loro cultura è ancora forte e vivo così come lo è il ricordo del campi di concentramento fascisti come quello di Rab. Interessante è stata la lezione di colleghi sloveni che utilizzano, per i loro studenti adolescenti, un libro che narra la Shoah attraverso la storia di Hana Brady; una storia veramente toccante, utilizzata a fini didattici per incuriosire, far ricostruire i fatti e far riflettere sugli eventi gli adolescenti.
Il libro, così come la lezione proposta ai ragazzi, nasce a Tokyo, quando nel 2001 al Museo dell’Olocausto arrivò una valigia con il suo nome. La direttrice del museo si mise sulle sue tracce ritrovando il fratello; da qui la ricostruzione, come in un puzzle, della storia di Hana e del dramma di un’intera collettività.

La partecipazione ai seminari rappresenta veramente un’occasione di crescita, chiunque voglia saperne di più, può  consultare il “PESTALOZZI” PROGRAM.

Prof.ssa Emanuela Valentini Albanelli

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