Giorni Aragonesi:appunti di viaggio

Mercoledì 15 settembre, l’impegno per la tappa del moto gp ad Aragona, inizia alle 8,00 dalla Madonnina di san Paolo per arrivare, alle 12,00, a Fiumicino ed imbarcarsi per Barcellona da dove abbiamo raggiunto il circuito iniziando, prima di andare in albergo, il lavoro scaricando e sistemando le vivande nel frigo dell’hospitality.

Giovedì 16, solo ora, ritornando al circuito, con stupore, mi accorgo di quanto meraviglioso sia il paessaggio che circonda la pista: intorno a noi il deserto assoluto!

Venerdì 17 e sabato 18,  giornate di lavoro intenso, gli ospiti vengono a mangiare nelle ore più assurde, ma la pole position di Andrea Iannone ci fa lavorare con il sorriso.

Domanica 19, sveglia alle 6,30, dopo aver preparato la colazione, ci sediamo davanti alla tv a ricordare in silenzio Shoya Tomizawa, il giovane pilota morto nella gara di Misano. Questo il momento più triste ed angosciante che ci segue anche durante il lavoro e l’attesa della partenza della moto 2 alle 12,15 che segna l’inizio della gara. Quando lo sventolio della bandiera a scacchi segna la fine della gara, il team Speed up conquista il 1° e 3° posto  con Iannone e Talmacsi. La gioa si diffonde ovunque, dalla cucina ci spostiamo sotto il podio, poi, l’esultanza e la festa si riversa nell’hospitality. Che grande soddisfazione l’essere presente alla gioia di un risultato così importante! Il lavoro ci costringe a ritornare alla normalità, dopo il pranzo per 100 persone è ora di smantellare l’hospitality e inscatolare gli attrezzi. Prima della partenza per Barcellona, riusciamo a fare un fantastico giro della pista e strappiamo un autografo  da Simoncelli.

Lunedì 20, il ritorno a casa.

Questa, per me, è stata la seconda esperienza. beh! spero anche che non sia l’ultima, anche perchè mi ha insegnato, guardando gli altri, non solo l’amore per il mondo delle moto, ma anche la pssione e l’amoreper il proprio lavoro. Io, Tocchio, Felici abbiamo lavorato parecchio, ma l’esperienza è indescrivibile, unica l’emozione. Un ringraziamento speciale  allo chef  Paolo Manetti che tramite la scuola rende possibile tutto ciò e…soprattutto perchè è una persona meravigliosa.

di Noemi Bellachioma


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