Il Futuro è gia’ qui

   di Paolo Ciri.

Molti di noi sognano di poter insegnare usando gli strumenti digitali. Il Ministero chiede di andare in questa direzione, con un corposo documento formale, il noto PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale). E allora andiamola a vedere una scuola tecnologicamente all’avanguardia !

L’occasione ci è stata data dalla giornata di formazione “Aule Laboratorio Disciplinari”, un incontro per docenti, dirigenti ed animatori digitali dell’Umbria e dell’Abruzzo, tenutosi a Perugia, il 9 marzo 2018, ovviamente nel noto ITTS “Alessandro Volta”,

Occorre premettere che è stata fatta una scelta di base per uno dei due mondi, quello Ios (anche se, al momento, alcune aule sono ancora in dos). Questo permette di avere una univocità in termini di software, formazione per docenti e studenti, assistenza. Tutti gli studenti sono dotati di un tablet ! L’acquisto è agevolato dalla scuola tramite la fornitura (per il solo primo anno) di alcuni libri in comodato d’uso, per un risparmio di 150,00 euro a famiglia, il quale, unitamente alla scontistica per quantità ed alla rateizzazione, permette l’acquisto praticamente a tutti. Ovviamente il tablet rimane di proprietà della famiglia.

Tutte le aule sono ripartite in tre zone. Una zona docente, con computer e proiettore (non LIM, ritenuta ormai, e già, obsoleta), penna ottica, tastiera e mouse wirless (che ne permettono quindi l’uso anche dai primi banchi), casse acustiche. Lo schermo è una semplice tavola bianca da pochi euro. Viene utilizzato il software “air play” che permette a qualunque device (degli studenti o del docente) di inviare il proprio schermo al  proiettore. Chiunque può fare vedere il proprio elaborato, il docente può proiettare le sue slides senza inserire chiavette usb. Tutte le attrezzature informatiche sono infisse al muro, a scopo antifurto (la scuola ne ha subiti, nottetempo) e a prevenire danneggiamenti accidentali. Una seconda zona è dedicata alle lezioni frontali (ove ancora se ne vogliano fare), alla visione del maxischermo, al lavoro cooperativo. Possono essere sedie, sedie con pianetto di appoggio, banchi tradizionali (spesso su ruote, per poter agevolmente riconfigurare l’aula) o banchi trapezoidali, che consento la formazione delle isole. La terza zona, in genere perimetrale ai muri, è quella delle postazioni fisse.

Le aule sono tutte dedicate. Ciascuna aula appartiene ad un docente o, quanto meno, ad una disciplina. E le discipline affini per dipartimento sono ovviamente comprese nella stessa zona del grande istituto, cosicché i docenti possano facilmente rapportarsi. Le aule sono quindi studiate in funzione della materia: praticamente sono tutti laboratori. Ciò comporta che a spostarsi sono gli studenti (1600!) e non i docenti. Hanno quattro minuti di tempo per farlo, al suono di doppia campanella, ed appositi percorsi, anche a senso unico. La cosa funziona da sei anni senza problemi ! Il movimento tra le aule ha anche un effetto “rivitalizzante”, come scientificamente dimostrato, quindi favorisce la attenzione.

E’ chiaro che cambiare la struttura e dotarsi d’ogni tecnologia è perfettamente inutile se non cambia la modalità didattica. Per cui l’insegnamento avviene con le metodologie della “flipped classroom”, del “coopertive learning”, del “problem solving” del “learning by doing”. La formazione dei docenti su tutto questo è soprattutto interna, organizzata tramite corsi e tutoraggio.

Vengono usati software come “moodle” per l’insegnamento a distanza, molto utile, ad esempio, nella sezione sportiva, frequentata da studenti che fanno agonismo, e che, a volte, rimangono assenti anche per settimane, a causa delle competizioni. Poi “iBooks”, “Apple percorsi” e, ovviamente, la cloud ed il blog.

Il proiettore e lo schermo vengono usati anche per il registro elettronico, con la conseguenza che i voti sono visibili a tutti, non in una ottica punitiva ma per chiarezza ialina.

Strumenti non strettamente didattici, ma utili per un migliore funzionamento, sono i maxischermi per le variazioni orarie ed i totem per i badge.

Coi primi, che sono nei corridoi, vengono comunicate tutte le attività speciali, le uscite anticipate, le sostituzioni (i docenti le ricevono anche via mail).
La registrazione delle entrate tramite badge consente invece una certezza ed una rapidità degli appelli: il docente della prima ora ha già l’appello fatto in Classeviva, basta una occhiata per controllare e si comincia !

ORGANIZZATORI DELLA GIORNATA:

Avanguardia digitale

Indire istituto nazionale documentazione informazione

Avanguardia educativa

ITTS Alessandro Volta,

Distinguished School

Med Store.

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