La voce alle/delle donne: piccolo florilegio

Con grande piacere, al piccolo florilegio di poesie di Martina d’Agostino, aggiungiamo un “fiore” di Gabriele Garofalo.

di Martina D’Agostino.

 

Ad un’amica
A te,
Che se così piccola e così forte,
Come spuma del mare.
A te,
Che sei così dura e così tenera,
Come terra.
A te,
Che mi rendi così fiera,
Ogni giorno.

Guardati
Ogni giorno la stessa storia,
Ti guardi in quello specchio e dici che sei brutta,
Dici che non ti paci,
Dici che non ti ami,
Ma io,
Io donerei a te i miei occhi e ti urlerei
– Guardati! Guarda la donna che sei,
Guarda come ti vedo io, guarda cosa sei,
Un fiore sbocciato senza acqua.

Non si ama
Sono stata brava?
Continuo a chiederlo a me.
Mentre la mia mente ripete:
“ perché non si ama?”
Scatti su scatti e lei ancora non si ama
Pose,
Fotografie scattate tra un sorriso ed uno sbadiglio
Ma lei ancora non si ama,
Nonostante la sua bellezza faccia invidia
Lei non si ama.

Quadro di madre
Vorrei saper dipingere,
Solo per il tuo viso,
Solo per quel sorriso, quell’accenno
Vorrei saper dipingere,
Su tela così che tu possa essere indelebile, a me.
Vorrei saper dipingere,
Solo per poterti mostrare cosa tu sei per me,
Quanto tempo vali,
Vorrei incorniciarti,
Perché saresti il più bel quadro della mia vita.

 

di Gabriele Garafalo.

Donna
Piangi di gioia e non di sofferenza.
Urla di divertimento e non di paura.
Non zittirti perché ti viene detto ma perché vuoi farlo.
Tu sei forza immensa
Tu sei madre
Tu sei amica
Tu sei nonna
Tu sei speranza
Sii quel che vuoi essere e non quel che vogliono che tu sia.

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