L’Alberghiero promuove la formazione

di Beatrice Emili.

Il nostro Istituto, in qualità di Scuola Polo Regionale per gli Esami di Stato e la Valutazione degli Studenti, si fa promotore di un corso di formazione  centrato su temi riguardanti la didattica per competenze, l’insegnamento dell’Educazione civica nel quinquennio e la sua presenza all’Esame di Stato. Il corso, in modalità videoconferenza, si realizzerà tra il 9 e il 18 novembre prossimi e si articolerà in 2 parti: ”Dal portfolio alle UDA” (relatrici: prof. Selli, Manfredini, Angelini); “Da Cittadinanza e Costituzione a Educazione Civica nell’Esame di Stato” (relatori: prof. Ciri, Gallo, Emili, Quarsiti).

Il corso è rivolto ai docenti degli Istituti secondari di secondo grado; le iscrizioni sono già aperte e si auspica la partecipazione, oltre naturalmente dei docenti interni, di insegnanti di altri Istituti della Regione, vista la novità e l’interesse delle tematiche proposte.

Gli incontri si propongono di fare luce su alcuni aspetti fondamentali, come la didattica per competenze, l’evoluzione delle fasi della Riforma, l’introduzione, nel curricolo d’Istituto, dell’insegnamento di Educazione civica, a partire dall’anno scolastico in corso (Decreto ministeriale  22 giugno 2020 n.35). L’introduzione  dell’educazione civica nel curricolo obbligatorio delle discipline interpreta  un’ esigenza sentita largamente nella società civile;  segnala nel contempo un cambiamento radicale nella scuola italiana: quello di un’attenzione sempre più marcata agli aspetti educativi e comportamentali dei ragazzi.

Gli argomenti e le tematiche che verranno approfondite nel corso degli incontri sono diverse e finalizzate a fornire strumenti per affrontare nuove sfide educative e per delineare modalità operative per la costruzione di unità di apprendimento. Sono infatti previsti spazi di confronto e di laboratorio per favorire comunicazione, scambi di idee, elaborazione di progetti tra i docenti che parteciperanno.

L’iniziativa messa in campo dall’Istituto Alberghiero ha il fine di potenziare gli strumenti didattici che possono avere una ricaduta positiva nel lavoro quotidiano svolto dal docente in classe e di saper affrontare i cambiamenti e i bisogni formativi che la società presenta e che comportano l’acquisizione di nuove strategie, soprattutto in campo didattico. Si tratta certamente di una sfida importante, visto il tormentato  avvio dell’a.s., con la pandemia in atto, la DaD e le complicazioni che ne derivano. Occorre tuttavia non perdere entusiasmo per le novità e tentare di realizzare anche a distanza un progetto credibile, nell’auspicio che l’imminente lockdown non sia troppo lungo e si possa così trovare un riscontro anche nella progettazione con le realtà del territorio (cosa che oggi è quasi impossibile vista la situazione emergenziale).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *