Sabato 18 Marzo, alle ore 10:30 nell’aula magna dell’Istituto Alberghiero “Giancarlo De Carolis” di Spoleto (Via San Paolo) lo scrittore e reporter Angelo Ferracuti presenta il libro “Viaggio sul fiume mondo. Amazzonia” realizzato insieme al fotografo Giovanni Marozzini. Introduce l’incontro la dirigente scolastica Roberta Galassi. Coordina Serafino Amato, fotografo e scrittore che ha promosso l’iniziativa nell’ambito del suo Corso “Luoghi da raccontare” realizzato con la classe V Accoglienza Turistica.
Alle ore 17:30, Angelo Ferracuti incontrerà i lettori, sempre a Spoleto, anche presso la libreria UBIK (Corso Garibaldi).
Per anni il fiume mondo è stata la magnifica ossessione di Angelo Ferracuti e del fotografo Giovanni Marrozzini. Ne è uscito un libro che come il classico Sia lode ora a uomini di fama di James Agee e Walker Evans non teme di esprimersi in due lingue diverse, l’una indipendente dall’altra: il reportage letterario e il racconto per immagini. Entrambe vogliono arrivare nel cuore antico di un mondo devastato, ma dal quale comunque dipende, insieme alla sua, la nostra sopravvivenza. Angelo e Giovanni hanno allestito il battello Amalassunta e hanno risalito il più grande fiume del pianeta: sono andati incontro ai popoli che vivono nel cuore della selva, alcuni in via di estinzione, altri minacciati da disboscatori, cercatori d’oro, multinazionali del petrolio. Più avanzano e più si ha la netta sensazione di stare in bilico fra i guasti dello sfruttamento e i residui smaglianti di tante ostinate identità.
Giovanni, attratto dai miti della creazione, dalle culture originarie profonde, dalle feste rituali, ci lascia una visione sofferta e insieme magica di corpi, occhi, vegetazione e acque.
Angelo Ferracuti ci fa sentire la bellezza di luoghi e popoli minacciati da compagnie petrolifere, fazendeiros deforestanti, gruppi paramilitari di estrema destra. Insieme al degrado, alle acque tossiche, alla droga e alla prostituzione emergono l’intelligenza politica degli oppositori, l’esercizio critico di chi non cede, la tenace resistenza dei popoli: quella degli Yanomami a Catrimani e del leader Davi Kopenawa, quella dei Waimiri Atroari e dei guerrieri Guajajara, la rinascita dell’Assemblea del popolo Guaranì nel Chaco, la militanza di Radio Ucamara a Nauta, in Perù, la convivenza di ventitré diverse etnie indigene a São Gabriel da Cachoeira. Intrepidi capitani, Angelo e Giovanni hanno lasciato la loro Amalassunta all’Associazione del Piccolo Nazareno perché diventi una scuola galleggiante, una nuova, piccola forma di resistenza.
(nel pubblicare il comunicato stampa di Antonella Manni, ricordiamo che l’evento è aperto al pubblico)