di Emanuela Valentini Albenelli.
La didattica a distanza che questa emergenza ha obbligato ad attuare, accelerando processi già in atto, assume, per le classi, forme diverse. Considerando che, come ribadito dal Dirigente Scolastico, Roberta Galassi: “ciò che ci sta a cuore in questo frangente è, evidentemente, il grave momento che il Paese sta affrontando e la necessità di non allentare il nostro legame – affettivo, relazionale – con gli Alunni” senza, però, trascurare i doveri di docenti e studenti.
Gli studenti della sede centrale e della succursale, con diverse piattaforme, hanno ricreato aule virtuali per incontrare i docenti e portare avanti la programmazione. Tutte le piattaforme però richiedono mezzi informatici e, soprattutto, una buona connessione ad internet. Come connettersi, allora, con le classi all’interno della Casa di Reclusione di Maiano?
Per superare i “muri”, Roberta Galassi ha organizzato una didattica a distanza per dare continuità all’attività didattica dei detenuti che frequentano l’Istituto Alberghiero ristretto, grazie alla sinergia del lavoro dei docenti, dell’area Trattamentale e della polizia penitenziaria.
Il primo nodo della “connessione” viene instaurato dalla prof.ssa Pascale, referente della sede, che raccoglie i materiali didattici predisposti dai docenti, per spedirli all’area Trattamentale, il secondo nodo sono gli educatori che, acquisiti i materiali, si occupano di distribuirli per sezione detentiva con l’aiuto della polizia Penitenziaria.
Se il lavoro va avanti a distanza, si percepisce da parte di tutti, però, una gran voglia di ritornare ad animare le mura delle aule, i corridoi e a sentire il suono della campanella.