Lezioni di storia: 10 febbraio

Il 10 Febbraio 2011 presso una delle sale dell’INPDAP di Spoleto è stato proiettato un video documentario del regista Nicolò Bongiorno (figlio del famoso Mike) intitolato  “Esodo: la memoria negata”. L’iniziativa è stata promossa dalla presidenza del Consiglio Comunale in collaborazione con l’assessore alla cultura ed alla scuola Battistina Vargiu in occasione del giorno del ricordo istituito, solo nel 2004, per ricordare la tragedia degli Italiani vittime delle foibe o costretti a scappare dalle terre dell’Istria, della Dalmazia e Fiume.

La giornata è stata intitolata “il rumore del silenzio”, perché dopo molti anni si è presa coscienza di questa tragedia e solo nel 2004 e solo adesso se ne parla. L’istituto alberghiero di Spoleto ha aderito all’evento facendo partecipare la classe 5 C Rist.

La data ricorda il 10 Febbraio 1947, giorno in cui venne firmato il trattato di Parigi con cui i territori sopra citati, da sempre facenti parte dell’Italia vennero ceduti alla Jugoslavia. Così molti Italiani si trovarono di colpo stranieri nelle loro terre. Chi lottò fu sterminato e gettato in grosse e profondissime gole tipiche di quelle terre, le foibe, molti furono costretti a scappare dalle loro case. Contemporaneamente in quei territori fu condotta una politica volta a cancellare qualsiasi forma di italianità. Il documentario ha mostrato immagini terribili di cadaveri estratti dalle foibe, testimonianze di persone ormai anziane che in quegli anni hanno perso fratelli, genitori, figli, cugini, amici.

Commovente è l’immagine della famosa nave “TOSCANA” che ha trasportato migliaia di esuli ammassati lontani dalle loro terre. Il destino di queste persone è stato la creazione di campi profughi distribuiti in varie parti d’Italia: Tortona, Alghero, Ancona, Firenze. A differenza del massacro degli Ebrei questa parte della nostra storia è ancora poco conosciuta eppure così triste e drammatica. Può colpire il fatto che, nei pressi di Alghero, nel paese di Fertilia, che nel periodo della grande “fuga” ha accolto molti profughi,  esistono molte strade intitolate alle terre abbandonate senza un vero perché.

L’insegnamento che si può trarre da questa giornata?

“ l’uomo va rispettato al di là di quale sia la sua appartenenza”

In conclusione, dobbiamo prendere coscienza degli enormi sbagli compiuti nel passato, per interpretare il presente, e costruire un futuro migliore.

E’ stata una giornata interessante, un modo originale per studiare la nostra storia, ricco di testimonianze che non dimenticheremo. 


                                    Da: Eugenio Alcioni e Federico Mangano



I commenti sono chiusi.