Liberi, liberi…

L’Umbria non è certo immune da infiltrazioni mafiose, anzi, il fenomeno è diffuso tanto che una villa con 100 ettari di terreno, a Pietralunga, confiscata ad un clan affiliato alla ‘ndrangheta, è il segno tangibile della presenza e degli affari illegali legati alle mafie presenti nella Regione. Come nello spirito di tutte le terre confiscate alla malavita, anche a Pietralunga, dalla prossima estate, la villa e il terreno accoglieranno decine di giovani che da ogni parte vorranno fare l’esperienza di un campo estivo di lavoro e divertimento su una terra che, da luogo simbolo di violenza e sopraffazione, diventa luogo di vita. Questo è il messaggio lanciato agli studenti dell’Ipssart “ G. De Carolis” che, venerdì 5 aprile, nell’ambito del progetto “I City: la città siamo noi”, hanno partecipato all’incontro promosso dall’associazione “L’Erica”, in collaborazione con il presidio di Libera Spoleto. Alla presenza dell’ assessore all’Istruzione e alle politiche sociali e giovanili del Comune di Spoleto, Battistina Vargiu, i ragazzi hanno riflettuto, anche attraverso la visione del film di Roberto Faenza “Alla luce del sole”, sull’opera di don  Pino Puglisi che ha pagato con la sua vita l’impegno per la legalità,. Educare alla legalità attraverso la conoscenza  di fatti vicini e lontani è di primaria importanza, inoltre, le mafie traggono ingenti profitti anche dal settore ristorativo e turistico. Di recente, la professoressa Paola Selli, di Diritto, ha mostato alle classi IV, il documentario “Biùtiful cauntri”, di Peppe Ruggiero, un viaggio-inchiesta nei segreti dell’impero enogastronomico della criminalità organizzata, che è stato fonte di riflessione e discussione. A Spoleto, per tutte le informazioni,  esiste il  Presidio  “Angela Fiume” , contattabile su Facebook “Libera Spoleto”.

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