Light lunch al Poggiolo per la stampa nazionale lo scorso 13 novembre, offerto dall’azienda Monini e preparato da un gruppo di allievi dei monoenni, sezioni B, dei corsi di Cucina e di Sala. Erano presenti numerosi giornalisti di importanti testate nazionali, dai quotidiani alle riviste generaliste a quelle di settore, quali “Gente”, “Donna Moderna”, “Dipiù”, “Grazia”, “Cucina moderna”, “Il Sole-24 ore”, “Repubblica”, “Sale e pepe” ed altri.
Gli allievi del Monoennio Cucina B, guidati dai loro docenti di Laboratorio, Claudio Cesarò ed Emanuele Ascani, hanno preparato un menu assai invitante, in cui, considerato il committente, ovvero l’oleificio Monini, non poteva mancare l’olio, anzi i diversi tipi di olii prodotti dall’azienda spoletina, con quello nuovo come protagonista principale, che ha caratterizzato molte delle preparazioni offerte agli ospiti, i quali hanno potuto scoprire anche i prodotti tipici del territorio e qualche presidio slow food. Sui tavoli imbaditi a buffet, sotto la guida esperta della prof.ssa Roberta Testaguzza, dagli allievi del monoennio Sala B, si potevano gustare Bruschette all’olio nuovo, Tagliere di formaggi, Insalata di farro, Zuppa di roveia, Carpaccio di tacchinella con melograno e ananas, Carpaccio di manzo ed erbe aromatiche, Pinzimonio di verdure, Insalata verde con mele, noci e uva passita, Mousse di cioccolato e olio, Biscotti con olio, vino e uva passita, Insalata di frutta.
A fare gli onori di casa al Poggiolo, un’antica costruzione rurale inserita in un contesto ambientale di pregio, Maria Flora Monini, che, oltre ad occuparsi dell’azienda di famiglia, ricopre attualmente l’incarico di presidente della sezione territoriale Spoleto- Valnerina di Confindustria Perugia.
Il Poggiolo, oltre al frantoio per la molitura delle olive all’avanguardia per tecnologia, ospita un laboratorio creativo dove si studiano i corretti abbinamenti fra oli e pietanze della cucina italiana, si organizzano corsi di cucina e d’assaggio, oltre che meeting ed eventi. Ed è proprio nei bellissimi spazi della foresteria che i nostri studenti hanno potuto effettuare questa esercitazione speciale, spazi dove, tra l’altro, è possibile ripercorrere la storia del Festival dei Due Mondi di Spoleto dal 1966 al 1992, attraverso le fotografie capolavoro scattate da Lionello Fabbri con una semplice, piccola Laika, che ci restituiscono le immagini di una città dove tutto era teatro.