di Paolo Ciri.
Parliamo spesso di “didattica innovativa”, di “learning by doing”, di “competenze”, ed oggi abbiamo modo anche di parlare della concreta applicazione di queste teorie.
I Professori Bianchini e Di Curzio hanno organizzato una gara tra gruppi di classe (3 alunni per squadra), denominandola “Master Class”.
Si tratta di una competizione che inizia fuori dalla scuola: i ragazzi e le ragazze si sono trovati alle otto e dieci al supermercato, sapendo di avere un budget di 25 euro da poter spendere, 25 minuti per fare spesa, e conoscendo il tema della ricetta da produrre soltanto al momento di iniziare la gara.
Fatta la spesa (tutti ci sono riusciti nei tempi e costi stabiliti), si va a scuola in cucina e sala, disponendo di 90 minuti per preparare il piatto.
La vittoria viene aggiudicata valutando: pulizia e precisione della divisa e delle mise en place, abbinamento con la bevanda, originalità della ricetta, aspetto estetico, esposizione orale, gusto, riassetto della propria postazione.
Ora è ovvio che una cosa è lavorare normalmente in laboratorio cucina e sala, ben altro è lavorare (e inventare…) sotto pressione. Oggi, per questa gara, la pressione è data dal budget, dai tempi e dalla competizione in sé. Domani sarà data da una sala piena di clienti impazienti e golosi !
Questa prima sfida è stata vinta da Samuele Corcione, Martina D’Agostino e Cristian Morini del 3A eno, sotto il nome di squadra de “I Morins”.
La ricetta vincente si chiama “Salmone d’inverno”. Ingredienti: tranci di salmone freschi, cavolfiore, cavolo rosso, pecorino, farro, olio, sale. Un trancio di salmone scottato in padella, adagiato su una vellutata di cavolo bianco, rosso e pecorino, con una base composta da una cialda di farro.
Il procedimento è: lessare il cavolfiore, il cavolo rosso ed il farro, spinare i tranci di salmone e li tagliarli in sei pezzi. Una volta cotto e freddato, il farro va tritato ed aggiunto di farina ed olio.Il composto va steso con un mattarello. Poi con un coppapasta si dà la forma desiderata. Si inforna a 240°C per 15 minuti. I cavoli, lessati con il minipimer, vannofrullati e resi una sorta di crema. Poi si aggiunge il pecorino e l’olio. Il salmone viene cotto in padella con un po’ d’olio. Impiattando si aggiunge come base una spolverata di prezzemolo, poi la cialda ed al di sopra di essa messo la crema. Infine va adagiato il salmone al di sopra e si guarnisce con semi di sesamo neri ed un pezzetto di cavolo rosso.
Tutti gli ingredienti sono stati scelti in base alla loro stagionalità ed in base al loro legame con il territorio, ed è anche per questo motivo che il piatto si chiama salmone d’inverno.
È un antipasto che deve essere servito caldo.
Ottimo esito didattico, ludico e metodologico. Si ripete tra due settimane con altre due classi !