di Emanuela Valentini Albanelli.
A Sellano, il 25 gennaio, presso il Convento di Acqua Premula, si è svolto il primo incontro del progetto “L’uomo in natura, il suo benessere” che ha come fine il raggiungimento del benessere mentale e fisico, attraverso il riappropriarsi del territorio in cui si vive. La conoscenza, la valorizzazione del territorio nonché l’ equilibrio psico-fisico non possono prescindere dall’alimentazione.
La ricetta del benessere, nel progetto Valnerina nel cuore, sostenuto dal Comitato Sisma Centro Italia Lotto IMP, passa attraverso il coinvolgimento di tutti i sensi: i sapori, i colori, i profumi, i suoni le sensazioni che l’ambiente circostante inviano agli esseri umani, attraverso il camminare e il vivere nel territorio, sono alla base del benessere di ciascuno.
In questa visione olistica, accanto alla poesia, all’arte, l’Ispeoasc “G.de Carolis” ha curato l’aperitivo vegetariano con i prodotti del territorio, in occasione dell’incontro con la dott.ssa Annalisa Nicolucci, psicoterapeuta Biosistemica, fondatrice di Walkinglife-progetti in movimento, di sabato 25 gennaio.
Così a Sellano, nello splendido monastero benedettino dell’ Acqua Premula, erano presenti, per garantire un impeccabile servizio di accoglienza turistica, sala e cucina, i nostri studenti del San Paolo di Spoleto, sede dell’attuale scuola ma anch’esso sorto come monastero benedettino!
I ragazzi della IV A sala, del IV A e V D enogastronomia, coordinati dai professori Daniele Bianchini e Graziano Crispoldi, presente la dirigente scolastica, Roberta Galassi, hanno preparato e servito l’aperitivo rinforzato pensato per l’evento, ai presenti che hanno apprezzato la professionalità e la serietà dei nostri studenti.
Come Istituto Alberghiero, dare un contributo al progetto che vedrà protagoniste, il 5 aprile, la pittura con David Pompili e la letteratura con Franco Arminio e Rita Fiumara, significa dimostrare che il cibo è tecnica unita alla cultura e che gli alimenti forniscono calorie al nostro corpo ma anche, per dirla alla Feuerbach, siamo quello che mangiamo!
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