di Elena Quatrini e Paolo Ciri.
Abbiamo quattro ragazze in stage al KIGM23 di Mosca. Non è una novità, in sé: con decine di ragazzi in progetti Erasmus+ sparsi per l’Europa siamo piuttosto abituati.
L’esperienza moscovita, però, ha delle particolarità: dura ben 5 mesi ! E poi le difficoltà della lingua ( e dell’alfabeto cirillico…) e la vita in collegio.
Maria Cristina Alimenti e Cecilia Di Cicco Pucci del 4. commerciale, Alessandra Sparta del 4. B eno ed Elena Quatrini del 4. E eno, sono partite da poco meno di un mese, così abbiamo chiesto loro: “come va?”. Ci ha risposto Elena Quatrini:
“Io mi trovo molto bene e sta anche per arrivare il caldo ( quello russo quindi in realtà farà … freschetto ). E’ già passato un mese ma è passato abbastanza veloce.
È una bella esperienza e lo sarà ancora di più da qui in avanti. Sarà sicuramente positiva per quanto riguarda la lingua (una lingua in più fa sempre bene) anche se purtroppo, qui non ci sono laboratori quindi non posso progredire né imparare a cucinare i piatti tipici russi.
Per ora siamo andate a vedere pochi posti, ma erano tutti molto belli ed ancora illuminati per Capodanno.
Le lezioni riusciamo a seguirle un po’ qua e là, grazie ad alcune ragazze che ce le traducono in inglese. Abbiamo conosciuto un po’ di ragazze che parlano inglese, quindi possiamo comunicare con loro. Per il resto, noi non rimaniamo isolate, ma in pochi si avvicinano a parlarci, perché ancora non sappiamo bene il russo e loro non parlano per niente inglese.
Io personalmente questo stage, se tornassi indietro, lo rifarei molto volentieri, però con un po’ più di organizzazione.
Fino ad ora sappiamo presentarci e sappiamo le cose principali per una semplicissima conversazione, i numeri, i giorni della settimana, i mesi e le stagioni, poi spero che più avanti riusciremo a capire anche per un po’ da sole le lezioni.”
Lunedì 25 lo scambio didattico / culturale si completerà con l’arrivo a Spoleto delle ragazze di Mosca.
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