di Paolo Ciri.
Beh, non proprio a scuola. Nel pomeriggio. Per fare un progetto laboratorio ci vogliono le insegnanti (si sono impegnate le colleghe Daniela D’Aurizio e Patrizia Pelliccia), un progetto (in questo caso il PON) ed un luogo, trovato nelle suggestive ed accoglienti stanze del Centro Pastorale Giovanile messo a disposizione da Suor Anna Maria.
L’idea è quella di sviluppare la espressione corporea, sia come metodo di comunicazione, dato che, come è noto, circa l’80% della nostra comunicazione, in ogni ambito, è non verbale, sia come mezzo per esprimersi liberamente, a di là dei condizionamenti. Ma chiediamo meglio alle Prof.sse D’aurizio e Pelliccia:
In cosa consistevano le attività di questo esperimento ?
“Le attività proposte hanno avuto come protagoniste un coinvolto ed animato gruppo di studentesse dell’istituto che si sono dedicate con passione alla ricerca di quella silenziosa e misteriosa danza personale che attraverso il movimento, la musica, il disegno, la narrazione, il canto, si fa strada all’interno del mare di emozioni e sentimenti ed aiuta a dare voce alla propria individualità.”
Come si sono svolti gli incontri ?
“Secondo il metodo Simbolico-Antropologico ‘danzamovimentoterapute ‘. Sono stati articolati secondo nuclei tematici che hanno permesso di sperimentare le tematiche di movimento della danza etnica e contemporanea, del teatro danza e dell’ improvvisazione anche attraverso l’uso di materiali specificatamente scelti come tessuti, palline colorate, palloncini e materiale artistico per le integrazioni conclusive. Ne è risultato un percorso ricco ed articolato che ha permesso alle partecipanti entrare in relazione significativa tra di loro, con le docenti e soprattutto con se stesse, in un clima di serena disponibilità. Cogliamo l’occasione per ringraziare le ragazze per le loro danze, le loro chiacchiere, i loro sorrisi !