Erasmus + 2016: Spostamenti per Cambiamenti
di Daria Acciarini e Samantha Martellini
“Per due settimane abbiamo avuto modo di sederci ancora una volta tra i banchi e apprendere, da allievi, nuove metodologie e tecniche di insegnamento in lingua inglese.
Entrare nelle aule dell’Università di Portsmouth con i nostri zaini in spalla, “confondendoci” con gli studenti provenienti da diverse parti d’Europa, è stata una bella sfida, che ha fornito una diversa prospettiva dalla quale guardare e guardarci.
Le 8 ore di lezione quotidiane, che hanno visto l’alternarsi di quattro esperti docenti, estremamente diversi per modalità di approccio e metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning), ci hanno permesso di esperire quelle che sono le esigenze della scuola di oggi, caratterizzata da confini più ampi e profondamente distante dal vecchio modello.
Il tempo corre veloce, la società e i giovani cambiano rapidamente e con essi le loro esigenze. Noi insegnati siamo chiamati ad osservare questa evoluzione per comprenderla e progettare una didattica incisiva che contribuisca a sviluppare conoscenze e competenze imprescindibili per la formazione di menti libere, creative e in movimento. In un mondo dai confini incerti il linguaggio è il tramite che permette il rapporto con l’altro e la lingua l’elemento che traduce il nostro mondo.
La “ricetta” della CLIL è, dunque, la più golosa per tentare le nuove generazioni! Abbiamo tutti gli ingredienti: una didattica attiva, un ambiente positivo e collaborativo, l’attenzione al nuovo e una seconda lingua. Siamo pronti, possiamo iniziare!”
La mia esperienza Clil
di Maria Pascale
“Solo quando ho avuto la consapevolezza che sarei partita per l’Inghilterra ……il panico ha fatto da padrone ……………..e le mie ore ad ascoltare corsi dì inglese on line , corso full immertion a scuola non hanno placato le mie paure… sono andata nel pallone! Ho perseverato nello studio e nonostante avessi la consapevolezza dì possedere competenze linguistiche non adeguate mi sono messa in discussione e sono partita. Eh già il timore penso sia proprio questo mettersi, anzi, rimettersi in gioco.
La sintesi dì questo percorso e’ positiva: il viaggio, il gruppo dì lavoro, la famiglia inglese ospitante, relazionarsi in contesti diversi con persone con le quali hai rapporti esclusivamente dì lavoro si e’ rilevata un’esperienza costruttiva.
Clil: “content language integrate learning”: tradotto:apprendimento integrato di contenuti e linguaggio, ma dopo la formazione clil per me è qualcosa di più:clil è uno stile d’insegnamento. Al corso di formazione abbiamo imparato lezione dopo lezione che clil è innovazione organizzativa e didattica.
In realtà per utilizzare la metodologia clil ,non basta conoscere l’inglese e tradurvi le proprie lezioni di disciplina, ma bisogna essere disposti ad innovare il proprio metodo di insegnamento ed a riorganizzare le proprie lezioni. Al corso di formazione, con molta semplicità e naturalezza ed altrettanta efficacia, gli insegnanti simulavano un’aula dove noi eravamo gli allievi a cui facevano lezione secondo i principi del metodo clil. Al corso di formazione abbiamo imparato che clil è:
- Metodo d’insegnamento;
- Apprendimento per competenze;
- Insegnamento per parole chiavi;
- Consolidamento di conoscenze e competenze per grado, ossia per piccoli passi consecutivi;
- Calarsi nel ruolo dello studente;
- Lezione attiva fatta di interazione costante tra docenti e studenti , interazione tra studenti e studenti.
certo con tutte le premesse fatte non e’ stato semplice ma la solidarietà del gruppo e’ stata, secondo me e per me, la carta vincente…… un grazie ai coordinatori Andrea Martoglio e Francesco Dì Giacomo per l’ottimo lavoro e per la gestione capillare dell’intero percorso. Dopo queste considerazioni con molta umiltà tento un approccio a questa metodologia che sarà oggetto di riflessione nelle prossime riunioni di dipartimento di disciplina e consigli di classe per un’ampia condivisione.
da settembre, con grande coraggio si lavora e si studia in inglese!!!”
*Nell’ambito del progetto Erasmus +, una parte importante è dedicata alla formazione dei docenti su didattiche innovative, quali la metodologia Clil. Per due settimane a Luglio, 20 colleghi degli Istituti alberghieri di Assisi, Città di Castello e Spoleto, capofila dell’intero progetto, hanno avuto l’opportunità di frequentare lezioni a Portsmounth. L’esperienza, fin dal prossimo anno scolastico, darà i suoi frutti nelle classi!!! (ndr)