di Giulia Palombi.
Nell’aula Magna del “G. de Carolis”, studenti di diverse classi hanno avuto l’occasione di incontrare Marco Gubbiotti, ex alunno dell’alberghiero di Spoleto.
Con lui, siamo partiti da un semplice brodo composto da: acqua, sale, sedano-rapa, cipolle, carote e topinambur fino ad arrivare ad osservare la preparazione di un risotto buonissimo delicato e cremoso, il risotto ha un nome particolare, risotto underground perchè le varie verdure utilizzate per la preparazione del piatto crescono sotto terra.
Il risotto è composto da ravanello, crema di carote nere, cipolla arrostita e prima cotta al vapore per la decorazione; per il condimento rapa sottovuoto, condita con sale olio, un goccio di aceto e un mix di erbe tritate al coltello.
Nel corso dell’incontro, Marco ci ha parlato della sua vita e di come è nata la passione per la cucina, cresciuta grazie alla mamma e al su amore per il cucinare che poi, nel tempo, si è trasformata in un vero e proprio lavoro.
Marco, nel periodo estivo del secondo anno di Alberghiero, ha iniziato a lavorare presso piccoli ristoranti vicino a Spoleto, finita la scuola, ha iniziato a lavorare come aiuto cuoco, spostandosi vicino Foligno, a Villa Roncalli dove era totalmente responsabile della cucina.
Nel suo percorso lavorativo, vi è anche l’esperienza lavorativa a Parigi, al ristorante Astrance.
Nel 93/94, lo chef ha iniziato a lavorare presso un ristorante con due stelle Michelin, qui ha capito l’importanza del sorprendere le persone con i piatti, i gusti e le emozioni.
Non meno importanti sono le conoscenze che ci regalano i libri di cucina e il rifarsi alle tradizioni attraverso le materie prime fondamentali per la crescita del territorio.
Nel 98 alla Bastiglia di Spello. ha iniziato un corso di formazione tra sala e cucina, istruendo il personale e ottenendo la seconda stella Michelin.
Una piacevole e interessante lezione, che ha mostrato a tutti noi studenti di oggi come con la voglia di fare, di conoscere, il rispetto per la tradizione possono portare a grandi risultati.