Studenti: Pronti al soccorso

di Gaia Carosati.

Il 30 gennaio, noi delle classi V, abbiamo svolto una lezione diversa dalle solite: ci è stata data l’occasione di conoscere concetti e apprendere alcune basilari modalità utili per salvaguardare noi stessi e chi ci circonda.
Il CORSO DI PRIMO SOCCORSO, condotto dall’ infermiere GUIDO D’ANGELI, è stato preziosissimo, in maniera coinvolgente, semplice e diretta ci ha dato una panoramica sintetica ma chiara sul corpo umano, sulla psiche e su come comportarsi davanti a uno stato di primo soccorso: scienza e senso civico, per aiutare in un momento di emergenza!
Per potervi spiegare meglio di cosa abbiamo parlato dividerei la mattinata in tre momenti.
Il primo momento è stata una fase conoscitiva di noi e dell’ argomento tramite un power point, è stata svolta una chiacchierata sul saper identificare e quindi sapere la distinzione tra URGENZA ed EMERGENZA.

D’Angeli ci ha spiegato di quanto ingiustamente viene spesso criticato il pronto soccorso per le attese lunghe ma il motivo è la scarsa presenza di personale e quindi possiamo dire che sempre di più sono i bisogni e sempre meno sono i mezzi per soddisfarli; ci ha parlato del lavoro che fa l’infermiere che troviamo all’accettazione del pronto soccorso che, per quello che mi riguarda, ho sempre sottovaluto perchè alla fin fine li vediamo là, seduti, che ti domandano, ti “etichettano” per gravità.  Fino ad ora, io e molti altri abbiamo pensato che “Tutto finisce qui!”.

Oggi, ascoltando Guido e riflettendo, ho capito che non è così, quella persona che troviamo lì, è una persona che nonostante sia l’ennesimo caso che vede, che sente, deve essere in grado di ascoltare, non deconcentrarsi, fare le giuste domande per poi dichiarare la  gravità.

Dietro c’è un lavoro non solo di competenze ma anche psicologico perchè, come sappiamo, il prontosoccorso è la zona dell’ospedale dove ansia e panico regnano.
Nel secondo momento, l’obiettivo è stato riconoscere i vari malesseri e qualche consiglio semplice su come gestirli, abbiamo analizzato:
-CADUTE;
-SINCOPE;
-INCIDENTI;
-IPER/IPO. GLICEMIA;
-MALATTIE LEGATE al SITEMA CELEBRALE come l’epilessia;
-USTIONI;
-IPOTERMIA;
-COLPO DI SOLE e DI CALORE;
– DISTORSIONI e LUSSAZIONI;
-FRATTURE;
-ALLERGIE e INFEZIONI.
-FERITE;
Ogni situazione è stata definita e ci sono stati dati dei suggerimenti per valutarne la gravità.

Naturalmente, per alcune servono strumenti e persone giuste per altre, come le ustioni, possiamo fare una prima autovalutazione e capire se siamo di fronte ad un ustione di primo, secondo, terzo grado e questo ci è stato spiegato tramite due immagine una del bambino e una dell’adulto che, in maniera veramente semplice, è rimasto impresso nelle nostre mente.

Questa valutazione serve per dare un primo aiuto.
Questo momento è stato un dialogo con Guido, abbiamo parlato delle nostre esperienze e lui ha condiviso con noi, momenti del suo lavoro soprattutto ci ha messo in guardia dalla disinformazione.
Il terzo momento è stato dedicato proprio a come comportarsi davanti a un corpo steso a terra, quindi chiamare il numero delle emergenze, vedere se la persona è cosciente, fare massaggio cardiaco o la respirazione, se si ha disposizione la valigetta DAE e poi si lascia tutto nelle mani degli esperti.
La lezione “alternativa”, organizzata dalle docenti Daniela D’Aurizio e Patrizia Pelliccia, è stata molto interessante, ma specialmente ci porteremo dietro questo bagaglio di informazioni utili per la vita e cercheremo di approfondirlo, “sfruttando” il corso pratico sul primo soccorso.

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