Tobagi: simbolo di un Paese

di Emanuela Valentini Albanelli.

Da 16 anni, il 28 maggio rappresenta il momento in cui vengono resi pubblici i lavori degli studenti delle scuole spoletine, aderenti al Corso dedicato a Walter Tobagi, nato a Spoleto, ucciso a Milano, dalle Br nel 1980, proprio per essere un giornalista scomodo, del Corriere della Sera.

Quest’anno, con una formula consolidata ma sempre capace di rinnovarsi e testimoniare l’attualità, il “W. Tobagi” si è concluso con le parole che Mario Draghi, tramite il vicepresidente degli Amici di Spoleto, Camillo Corsetti Antonini, ha rivolto ai ragazzi: ” (…) nella speranza che possa far crescere in voi la curiosità per capire e, magari, anche per voler spiegare meglio”.

Proprio il W. Tobagi  è l’occasione offerta da tante docenti dell’Ipseoasc “G.de Carolis”, agli studenti delle classi IV e V per riflettere sul ruolo dell’informazione, ma anche su quello del lettore. Questa riflessione è resa possibile grazie all’incontro con grandi firme del giornalismo. I laboratori, poi, portano i ragazzi ad essere giornalisti per la carta stampata, per la radio, il web, il video. Il De Carolis, con le sue cinque classi, ha realizzato sia il cartaceo “Notizie dall’Alberghiero” sia con il TG. Entrambi i lavori sono fruibili dalla cittadinanza nelle edicole oppure online.

Il Corso, coordinato da Antonella Manni, promosso dagli Amici di Spoleto, supportato dal Comune, mette al centro gli studenti dando l’occasione di essere protagonisti, scegliendo di trattare temi attuali, andando alla ricerca delle fonti e valutandole. Oltre la cronaca della chiusura del corso, la soddisfazione di aver contribuito alla realizzazione di Tg e giornale, e di aver offerto agli studenti un momento di crescita.

 

 

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