Il III workshop, organizzato dall’ Istituto Alberghiero “G. De Carolis”,Corso Servizi Commerciali, il 6 febbraio, ha contribuito ad avviare un confronto sul tema del turismo a Spoleto, attraverso le voci di più interlocutori. Dai dati elaborati dal IV Commerciale , con il professor Mamone, è emerso un quadro preoccupante della situazione nello spoletino, peggiore rispetto al resto dell’Umbria. Occorre fermare l’andamento negativo degli ultimi due anni, ora il problema è come. Qualcosa si può fare come: puntare sul valore emozionale del turismo, con i beni culturali, paesaggistici, enogastronomici presenti nel territorio, intercettare, attraverso il web, i viaggiatori: se si prova a dare come ricerca “Spoleto” in qualche sito di blog dedicato ai viaggi, la risposta può essere Nessun post corrispondente alla query: spoleto! e, in attesa dei 20 milioni di visitatori, previsti per l’EXPO, Spoleto e l’Umbria dovrebbero accelerare i tempi per aprirsi al mondo. Con l’attuale sistema di mobilità alternativa, la città deve approfittare di così tante opere per promuovere il turismo sostenibile e sensibile all’ambiente. Inoltre si potrebbe ideare uno slogan, un brand Spoleto.
Pubblico e privato devono collaborare, come ha affermato Maria Merone, direttore tecnico di AV Viaggi, che ha ospitato l’incontro, così come i giovani presenti hanno espresso il loro desiderio di essere coinvolti nelle attività cittadine.
Da tecnico dello IAT, Gilberto Giasprini ha evidenziato come il problema sia nazionale. L’Italia sta scivolando nelle classifiche stilate dal World Tourism Organization, prima di tutto è necessario uscire dall’apatia del Paese, inoltre occorre gestire meglio le risorse, ad esempio è stato creato un nuovo portale per promuovere gli eventi culturali italiani nel periodo dell’Expo2015, verybello.it, costato parecchio, ma che sarebbe potuto rientrare nel sito dell’ENIT, l’agenzia nazionale per il turismo, ente vitale per il turismo ma con grosse difficoltà.
Il “G. De Carolis”, in qualità di scuola che forma studenti interessati ad inserirsi in attività legate ai flussi turistici anche del territorio, come sottolineato dalla dirigente scolastica, Fiorella Sagrestani, è sempre disponibile e pronto a sostenere iniziative propositive. La scuola è attenta al presente del turismo ma anche allo studio dell’ospitalità e dell’accoglienza nel passato di Spoleto che ha visto ospiti illustri. Monteluco, ad esempio, era amato da Pirandello, come ricordato dal professor Fabiani. Per questo, le classi del Corso Commerciale, oltre a guardare alle nuove frontiere del turismo, sotto la guida di Paolo Bianchi, Maria Paola Bianchi, Simonetta Mancini, della sezione di Archivio di Stato di Spoleto, stanno ricostruendo tasselli importanti della nostra storia. La presenza, poi, e gli interventi di operatori del settore, rappresentanti politici hanno animato il dibattito, dando spunto alla professoressa Tagliavento, promotrice e coordinatrice, delle 3 edizioni dei workshop, di pensare a nuove iniziative per unire e scuotere “la bella addormentata” : che sia Spoleto o l’Italia, l’importante è iniziare e scrollar di dosso apatie e divisioni.