di Letizia Scacaroni e Alessandra Pambianco.
Il 24 febbraio, visitando il birrificio “Mastri birrai umbri”, le classi V A e B di sala hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza molto particolare ed importante dal un punto di vista professionale poiché il birrificio di Bastrdo si caratterizza per la produzione di birra artigianale, che richiede tre caratteristiche fondamentali: la birra non è filtrata, non è pastorizzata e il birrificio deve essere di tipo autonomo, ovvero non deve far parte di multinazionali!
Le birre di Bastardo possono essere definite made in Umbria, infatti, i prodotti utilizzati da “Mastri birrai umbri” sono del nostro territorio: il 95% dei cereali, in particolare l’orzo e in minima parte frumento, è coltivato in loco o in zone limotrofe. Per alcune birre, viene utilizzato un luppolo prodotto a Città di Castello e in un’altra vengono impiegate anche le lenticchie di Castelluccio.
Appena arrivati, ci ha accolto una ragazza che ha spiegato come si sarebbe articolata la giornata e ci ha fatto indossare degli indumenti adeguati alla visita del birrificio.
Successivamente un ragazzo ci ha guidato nelle prima fase della produzione della birra ovvero la preparazione del malto, illustrando le varie fasi di produzione. In un primo momento avviene la pulitura del cereale utilizzato e viene, in seguito, macerato ( ovvero messo a bagno in acqua ) per un tempo variabile. Avviene poi la germinazione durante la quale viene a crearsi una radichetta che deve raggiungere i ¾ del chicco. Abbiamo poi l’essiccazione per un tempo variabile a seconda del malto che si vuole ottenere.
Abbiamo poi incontrato il Mastro birraio che ci ha mostrato e spiegato le altre fasi di produzione tra le quali l’ammostamento: grazie all’azione di beta-amilasi e di alfa-amilasi ( enzimi) gli amidi del malto vengono trasformati in zuccheri. Dopo l’aggiunta del luppolo, vengono addizionati lieviti seleziodanati e zuccheri ed avviene la fermentazione, che può essere di due tipi, bassa o alta e si differenzia per la temperatura e il tipo di lieviti utilizzati.
Ci sono poi state mostrate le birre da loro prodotte.
Alla fine non poteva mancare la verifica della qualità: abbiamo avuto l’opportunità di degustare una birra una a nostra scelta con relativa spiegazione del servizio!
Un’uscita particolarmente gradita agli studenti che,in questo modo, hanno potuto conoscere meglio una bevanda tanto consumata dai giovani. I docenti di sala, Graziano Crispoldi e Ilaria Luciani, hanno avuto modo di apprezzare come quanto studiato a scuola sia stato poi utilizzato dai ragazzi per porre domande molto pertinenti e professionali, durante la visita ad uno stabilimento umbro che utilizza tecniche di produzione innovative ed molto attento all’aspetto igienico sanitario.