VOLONTARIATO IN ABRUZZO
L’esperienza di volontariato in Abruzzo è partita come un gioco, ma poi si è evoluta diventando una sfida. Ci siamo ritrovati sabato 17 ottobre davanti al convitto San Carlo tutti frizzanti, muniti di sacco a pelo, con l’animo pieno di gioia e di solidarietà, sicuri di poter aiutare gli abitanti di Paganica. Il viaggio è stato movimentato dalle nostre voci instancabili, per poi sfumare quando stavamo per arrivare a destinazione vedendo le abitazione crollate e un cielo grigio che metteva malinconia. Nel campo siamo stati accolti dalla Protezione civile e dal gruppo dei nostri compagni di scuola che concludevano la loro settimana di volontariato. Fin dalla prima preparazione del pasto ci ha unito una fattiva collaborazione che è andata di pari passo con l’allegria, con l’entusiasmo e con qualche “salutare lieve litigata”. Le ore di lavoro erano molte, ma non pesavano, tanto che a volte alcuni di noi restavano in cucina più del dovuto a preparare qualcosa di diverso, è proprio il caso di dirlo, come quando non potendo utilizzarele uova abbiamo realizzato ugualmente dei dolci, anche con buoni risultati vista la gioia manifestata dalla popolazione del campo e l’orgoglio dei nostri professori accompagnatori che facevano da cavie. Ci sono stati momenti di grande gioia e anche di tristezza, sia quando abbiamo avuto modo di visitare Onna e Aquila,ma soprattutto l’ultimo giorno quando la popolazione e la Protezione civile ci hanno continuamente ringraziato complimentandosi per ciò che avevamo fatto e augurandoci tanta fortuna; anche noi li abbiamo ringraziati per l’esperienza che ci avevano fatto fare e che ci ha dato la possibilità di “crescere”, e che terremo nei nostri cuori per tutta la vita. Le persone che abbiamo conosciuto sono umili, oneste, gentili e soprattutto nei loro occhi si legge la voglia di ricominciare, di farcela. Il viaggio di ritorno è stato silenzioso, alcuni dormivano, altri ascoltavano musica, ma tutti portavamo dentro di noi una certa malinconia. La nostra esperienza oltre a portarla nei nostri ricordi l’abbiamo fotografata, filmata in ogni dettaglio e se dico ogni mi dovete credere, provate a farvi dare foto e filmato e vedrete se è vero!
Melissa Rosati, V Ristorazione C
PIANTINE DI FIORI DAVANTI ALLE TENDE
Sabato 17 ottobre: undici alunni e due professori, appuntamento davanti al convitto S. Paolo, il convitto della nostra scuola.
Tutti pronti per partire verso una nuova esperienza di vita … andiamo in Abruzzo contenti e sorridenti, perché consapevoli di andare ad aiutare chi è stato meno fortunato di noi. Appena siamo passati sulla strada che costeggia l’Aquila una maschera di tristezza, brividi sulla pelle e un silenzio “assordante” intorno a noi, che cercavamo di immaginare cosa fosse successo la notte del 6 Aprile 2009 alle 3:30 di notte, perché il tempo, lì, sembrava essersi fermato a quei momenti.
Appena arrivati al campo umbro di Paganica siamo accolti dalla Protezione Civile e dai nostri compagni che subito ci dicono quanto potesse essere forte e bella quest’esperienza.
Fin dalla prima sera tutti noi ci siamo resi conto di quanto fosse faticoso l’impegno che dovevamo mettere, chi in cucina, chi in sala e che era necessario diventare una squadra, e così abbiamo fatto. Abbiamo avuto dei momenti difficili, momenti dove la stanchezza si faceva sentire, momenti di sconforto, ma abbiamo sempre cercato di sostenerci gli uni con gli altri.
Questa, oltre che essere stata una occasione bellissima da un punto di vista professionale, è stata una esperienza di vita che mai niente e nessuno potrà cancellare dai nostri occhi ma soprattutto dai nostri cuori.
Siamo stati visti come “eroi” dalle persone che da sette mesi vivono nelle tende, e la soddisfazione più grande per noi è stata quella di un sorriso e di un “grazie”davanti ad un piatto di pasta da parte di chi ha perso tutto, famiglia, casa, lavoro.
Tuttora non riusciamo a renderci conto di ciò che hanno passato e che stanno passando le persone che ancora vivono nelle tendopoli, e un ragazzo che tentava di raccontarci ciò che è accaduto quella notte, aveva ancora negli occhi il terrore e il dolore di dover ricominciare tutto da capo.
Ci hanno colpito i volti dei bambini tristi perché pensi che non sia possibile vedere la felicità fatta persona triste, ci hanno colpito le piantine di fiori fuori le tende, come se i terremotati volessero dimostrare che vogliono tornare alla normalità, ma sanno benissimo che questo non accadrà.“La squadra”
Silenzio, Sorriso, Solidarietà
A smontare le certezze di quanti, nel mondo degli adulti, affermano che i giovani di oggi fanno parte di una generazione quasi tutta da buttare, per mancanza di sensibilità, valori e determinazione, hanno provveduto, anche se in piccola parte, gli alunni delle classi V A, B, C, D del nostro Istituto, che hanno partecipato sabato 24 ottobre a Villa Redenta al convegno sul volontariato, organizzato dall’associazione “Croce Verde”. Infatti alla presenza del sindaco di Spoleto, Daniele Benedetti, il presidente di tale associazione, sig. Giancarlo Scerna, che ha ripercorso la storia dei 25 anni della ” Croce Verde”(associazione che, partita dal nulla, oggi, grazie al lavoro di tanti volontari, ha un campo operativo sociale molto vasto nel territorio spoletino ed anche regionale), ha invitato i ragazzi dell’IPSSART che hanno partecipato al campo della Protezione Civile di Paganica, a parlare della loro esperienza. I 9 ragazzi hanno proiettato un bellissimo video da loro ideato e montato, che documenta i momenti più significativi del loro intervento in Abruzzo, facendolo seguire da riflessioni strettamente personali. Hanno ringraziato il Dirigente scolastico Angelo Paci perché ha dato loro questa opportunità, il prof. Maestrini che li ha accompagnati, i terremotati dell’Abruzzo perché li hanno accolti a braccia aperte. Hanno dichiarato di aver appreso molte cose, ad esempio che ogni realtà, anche la più dolorosa, non è spesso quella che ci viene mostrata dai media, ma quella che viene vissuta o convissuta. Hanno appreso che l’arte del Silenzio, in una società che si agita, grida ed urla sempre più forte, è proprio un’arte e in quanto tale, per essere appresa, deve essere praticata. A questi ragazzi gli abitanti di Paganica chiedevano, oltre ai pasti preparati e somministrati, di essere ascoltati, perchè avevano bisogno di raccontare a qualcuno le loro tragedie personali ed il poterlo fare sembrava lenire il loro profondo dolore. I ragazzi hanno perciò appreso il valore del Silenzio: in silenzio ascoltavano, in silenzio preparavano i pasti (dalle 5 e un quarto del mattino fino alla sera), in silenzio sopportavano i disagi del dormire in tenda con il freddo che caratterizzava quei giorni, in silenzio, insieme al prof. Maestrini, si facevano forza l’un l’altro quando il vento forte stava per travolgere la tenda. Ma hanno anche sorriso, ricevendo a loro volta tanti Sorrisi di gratitudine e amicizia. Son tornati quindi con un bagaglio, in partenza quasi vuoto, pieno di tre valori: silenzio, sorriso, solidarietà. Ricordando che altri 13 ragazzi, accompagnati dai proff. Calvani e Marinucci, stanno attualmente per concludere il loro impegno a Paganica, i nostri alunni hanno rivolto una preghiera agli adulti: dateci l’opportunità di vivere esperienze come questa. Ci troverete sempre disponibili.
Prof.ssa Paola Cimarelli
Dal 10 a 17 ottobre, alcuni ragazzi del nostro Istituto quali: Acciari Francesco, Calore Daniele, Bianchi Alessandro, Cozzari Melissa, Dili Francesco, Gentileschi Veronica, Ugolini Maria Gloria e Santocchi Valentina, accompagnati dal prof. Maestrini hanno accettato la proposta che è ci è stata fatta dalla Protezione civile e sono partiti per l’Aquila. il campo in cui abbiamo dato il nostro contributo è stato quello di Paganica 2, gestito dalla Protezione civile della Regione Umbria. Il nostro scopo era quello di gestire la cucina del campo, fornendo il servizio di prima colazione, pranzo e cena: è stata un’esperienza unica per tutti noi che vi abbiamo preso parte, non solo per l’esperienza del lavoro svolto, bensì per i rapporti che abbiamo stretto con gli abitanti della tendopoli, che nonostante la situazione non facile in cui si trovano, il freddo, il vento e la neve che ricopre il campo, ci hanno aperto il loro cuore raccontandoci le loro sventure, le loro storie, i loro stati d’animo. Per tutti noi questa resterà un’esperienza indimenticabile perché ci ha fatto capire che basta veramente poco per rendere felice una persona. Ci rimarranno per sempre nel cuore i loro sorrisi.
Filena Di Ceglie
Venti alunni del corso della Ristorazione della nostra scuola lavoreranno in Abruzzo come volontari presso la mensa del campo tenda di Paganica, gestito dalla Regione Umbria. Il primo gruppo di 10 alunni, accompagnato dal prof. Pier Paolo Maestrini, insegnante di laboratorio di sala-bar, partirà da Spoleto in pullman sabato 10 ottobre, per unirsi a Terni alla colonna della Protezione civile dell’Umbria diretta in Abruzzo. I ragazzi rimarranno a Paganica per una settimana, impegnati, a vantaggio dei 350 terremotati ospitati nel campo, nei servizi di cucina e di somministrazione dei pasti. Al termine della settimana ci sarà il cambio turno e altri dieci alunni si avvicenderanno nell’opera di volontariato.
Il campo di Paganica si è distinto per la collaborazione tra il Servizio di Protezione civile della Regione dell’Umbria e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche per fornire agli operatori della mensa il supporto tecnico-scientifico e operativo al fine di contenere i rischi alimentari, perché in un’area colpita dal sisma, le difficoltà logistiche e organizzative possono creare condizioni di rischio per la qualità igienico-sanitaria degli alimenti. I volontari che si avvicendano settimanalmente vengono infatti formati dal personale dell’Istituto Zooprofilattico presente nel campo ad ogni cambio turno, al fine di far comprendere immediatamente le regole per la corretta manipolazione degli alimenti e l’appropriato comportamento degli utenti.