di Paola Morini, Marcella Marotta, Ana Paula Pennacchia, Noemi Giorgianni.
Gli studenti dell’IPSSART “G. De Carolis”, durante l’assemblea d’istituto del 26 Novembre 2012, hanno deciso di iniziare una settimana di autogestione, dal 28 Novembre al 4 Dicembre, per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle riforme attuate o ipotizzate dal Ministero dell’Istruzione.
“Gli studenti per protestare contro la riduzione delle ore di laboratorio, dal 28 novembre al 4 dicembre compresi, hanno deciso di attuare una settimana di autogestione, durante la quale non verrà rispettato il normale orario di lezione, ma verranno potenziate le attività di laboratorio e condotti corsi con la collaborazione di esperti esterni. I docenti sostengono tale iniziativa e durante la settimana di autogestione saranno presenti a scuola, nel rispetto del proprio orario di servizio, a fianco degli studenti che lavoreranno a classi aperte e saranno liberi di scegliere le lezioni e l’orario giornaliero da seguire. I ragazzi prenoteranno la lezione che intendono frequentare; le presenze saranno registrate con firma di entrata e di uscita”, come spiega il Dirigente Scolastico, in un passo della lettera ai genitori.( Ma ecco alcuni stralci della cronaca della prima giornata: “Ore 8.10 “Succursale Spagna” Una campanella di inizio round a vantaggio dell’AUTOGESTIONE! Un suono muto ma che ha attirato a sé tutti gli studenti dell’Istituto alberghiero per farsi valere e per modificare i progetti dello Stato nei confronti della scuola. Entrate allo Spagna, abbiamo sentito un forte senso di “DISORIENTAMENTO”. Corridoi pieni di ragazzi in preda all’incertezza come fosse un film horror, alla ricerca di una via di salvezza. Aule divise in base alle attività proposte, “RICOLME” di professori in attesa di ragazzi alla deriva. Superato il momento di “SMARRIMENTO”, il corridoio si è trasformato nel deserto del Sahara e le classi sono diventate la Terra Promessa di ogni studente. L’inizio, pur sembrando dispersivo, sembra precludere a fini proficui ed educativi. In sede, infatti, il rappresentante di Istituto, Jon Chelici afferma : “L’inizio è stato disorientante ma, dopo poco, l’autocontrollo ha prevalso. Ovviamente, essendo il primo giorno è normale che ci sia un po’ di caos, non è facile gestire 800 ragazzi, ma ci stiamo riuscendo. Questo è il minimo per far valere i nostri diritti da studenti”. In genere, gli alunni iscritti ai corsi organizzati dai rappresentanti di Istituto hanno dichiarato di avere molta più voglia di lavorare e di essere molto interessati, come evidenziato dai docenti che, nei laboratori, con il supporto degli alunni con maggiore esperienza, tenevano corsi ” Sono molto soddisfatto del risultato del primo giorno di autogestione poiché più di trenta ragazzi motivati e interessati hanno seguito il corso di enologia” (prof. Liccati). Ma la proposta delle attività è nutrita e varia, come risulta dal dettagliato programma curato dal movimento studentesco () e come evidenziato anche dalla professoressa Bonifazi, insegnante di Matematica e vicepreside dell’Istituto ” tutti gli studenti, in questa prima giornata, sono apparsi molto interessati ai corsi in Laboratori, ma anche volenterosi nel seguire i corsi di recupero messi a disposizione dai docenti. Anche se all’inizio vi era un pò di disorientamento, nei giorni avvenire l’incertezza dovrebbe lasciare il posto ad una maggiore sicurezza sul cosa scegliere da seguire”.