Aspettando il verdetto.

Il 12 maggio, giorno in cui si svolgerà lo spettacolo teatrale curato dal Convitto San Paolo, vedrà anche la proclamazione del vincitore del X Concorso di Cucina, riservato ai 6 migliori alunni delle classi II. Non c’è ancora il nome della ‘promessa in cucina’ di questa edizione, ma  la gara del 3 maggio,  ha fornito, già, alcuni spunti per la riflessione. La giuria, composta dalla Dirigente Scolastica, Fiorella Sagrestani, dal vice preside Mario Lucidi, dal professor  Sandro Brozzi, ideatore del concorso e dai docenti di materie professionali, Stefania Chiocci, Pierpaolo Maestrini e Maria Antonietta Staderini, ha già tratto delle conclusioni, soprattutto per questa edizione che rappresenta la prima dopo l’avvento della riforma. I sei concorrenti delle sei sezioni II di quest’anno scolastico sono stati i primi ad affrontare la gara dopo la diminuzione delle ore di laboratorio, 4 invece di 6. Questo, però, non ha inciso sulla qualità dei piatti proposti dai ragazzi, anzi, come hanno osservato i giurati, tutti sono stati molto precisi, ordinati e professionali  durante la realizzazione del piatto, prestando cura alla tenuta della loro postazione di lavoro. Altro dato che emerge, è che i concorrenti sono stati attenti al costo del piatto senza, però, rinunciare al sapore e al gusto. Quest’anno, poi, come sottolinea il professor Brozzi, peserà di più nella valutazione finale, la parte ‘ linguistica’, cioè la parte in cui i concorrenti devono presentare una relazione scritta del piatto ed illustrarne alla giuria le caratteristiche con l’abbinamento enogastronomico. Insomma è proprio il caso di dire che la lingua deciderà il vincitore!

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