di Maria Sole Fabiani e Federico Lilli, foto di Ivan Allegretti-
Educare al bello..
Secondo i tre principi: Amore, Rispetto, Fratellanza
Un concetto che diventa sempre più complesso capire è proprio l’educazione al bello. La società in cui viviamo sembra allontanarsi sempre di più da ciò, aumenta,soprattutto tra i giovani, il disinteresse verso questi valori.
Bisognerebbe ritagliare del tempo e ritornare alla ricerca del bello, nel nostro quotidiano, nelle cose semplici, che alla fine si rivelano sempre le migliori! Non serve neanche andare lontani, accompagnati da Anna Maria Lolli e Velia Angelini ci siamo spostati solo di 50 km da Spoleto.
Gran bella giornata ad Assisi, infatti quella di Martedì 5 novembre quando gli studenti di due classi del nostro istituto hanno visitato la basilica di San Francesco. Luogo sacro per eccellenza, legata a tutto il cammino di San Francesco e che ha visto nascere un nuovo ordine ecclesiastico, i Frati Francescani, che ancora oggi sono disponibili ad accompagnare gruppi di pellegrini in una visita guidata, come la nostra, per arrivare al cuore del messaggio di Francesco.
La visita con un frate, appunto, permette di evidenziare il messaggio spirituale che emerge dai capolavori artistici presenti in basilica, dove oltre ad artisti ignoti hanno lavorato alla loro realizzazione anche i più bravi artisti del tempo: da Giotto, a Pietro Lorenzetti, a Cimabue… le cui sperimentazioni hanno fatto della basilica di Assisi uno dei luoghi più importanti per l’evoluzione dell’arte Italiana ed Europea tra il 200 e il ‘300.
La basilica ha un inestimabile valore artistico, sia per le sue strutture architettoniche, sia per i preziosi affreschi e decori interni, che lasciano senza fiato. E’ notevole infatti l’effetto che danno le due chiese in sovrapposizione, la basilica inferiore più bassa e cupa, dove si trova la cripta di San Francesco, che invita alla meditazione e alla penitenza e quella superiore che al contrario è più alta e luminosa ed invita alla gioia. I due edifici insieme servono a rappresentare quindi la doppia caratteristica della vita dell’uomo: “solo attraverso il sacrificio si può raggiungere la perfetta armonia”.
Messaggio presente ancora oggi, dopo tanti anni, infatti l’esempio di San Francesco è rimasto ed è arrivato anche a noi, dopo questa visita.
San Francesco ci invita a rimboccarci le maniche, liberandoci da ogni tipo di materialismo ed egocentrismo insegnandoci che si può amare in modo semplice ed umile. In primis noi stessi ed i nostri sogni e poi tutte le creature, amandole ed accettandole per come sono; è lungimirante e precursore dei tempi il messaggio di San Francesco di rispetto e amore per la natura, cercando di dare all’ambiente in cui viviamo l’importanza che merita.
Educare al bello non significa quindi soffermarsi alla percezione estetica delle cose, ma ci spinge ad interpretare… aumentando un senso di riflessione dato, in questo caso, dagli interrogativi posti dall’arte che spesso si contrappone alla realtà e dall’esempio “tramandato” di San Francesco.