di Beatrice Emili.
Come già anticipato, il convegno organizzato dal nostro Istituto lo scorso 15 aprile sulla figura di don Luigi Sturzo ha trovato un seguito importante all’interno del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Nel cartellone della Kermesse è stato infatti inserito lo spettacolo “Appello ai liberi e forti”, un adattamento dell’Appello a 100 anni dalla sua pubblicazione collegata al programma del Partito Popolare fondato dal parroco di Caltagirone. A Spoleto sono ritornati alcuni dei personaggi che avevamo conosciuto in occasione dell’incontro avuto a scuola: il pronipote del personaggio celebrato, dott. Gaspare Sturzo, il regista e attore Salvatore Aricò, organizzatore dell’evento. Questi personaggi, tutti facenti parte dell’Istituto Luigi Sturzo, hanno contattato la Dirigente e le insegnanti conosciute il 15 aprile per richiedere la collaborazione dell’Istituto Alberghiero alla serata e noi siamo state ben felici di accogliere l’invito. Hanno chiesto la disponibilità di 2 o 3 ragazzi per leggere alcuni passi dell’Appello secondo le modalità e le direttive del regista Salvo Bitonti. Lo spettacolo si è svolto nell’unica data del 5 luglio nel cortile del Chiostro di San Nicolò. Non è stato facilissimo trovare ragazzi volontari in un periodo in cui i quinti stanno ultimando gli orali dell’Esame di Stato, molti altri sono impegnati in stage o, comunque, fuori città. Tuttavia, le richieste pervenuteci non sono state deluse, si sono resi disponibili con entusiasmo ed abnegazione 3 ragazzi: Andrea Tili, della classe V Accoglienza Turistica, che proprio la mattina di quel giorno aveva sostenuto il colloquio orale dell’Esame; Samuele Miraggio studente del III Enogastronomia; Daniele Zugarini, ex allievo dell’Istituto Alberghiero e studente di Giurisprudenza, molto impegnato e sensibile alle tematiche etiche e civili. I nostri 3 ragazzi il pomeriggio del 5 luglio hanno fatto le prove con alcuni loro colleghi studenti dei Licei Manara e Caetani di Roma, anche loro coinvolti in questo progetto educativo. Lo spettacolo è consistito in un recital dell’attore Sebastiano Lo Monaco, che rievoca la vita, il pensiero e i momenti salienti dell’attività umana e politica di don Sturzo, e lo fa nella maniera appassionata e convincente propria di chi aderisce e crede nelle idee del personaggio rievocato. Molto sobria ma evocativa la scena, realizzata con arredi e oggetti appartenuti a don Luigi, quindi particolarmente “verista”, il tutto con lo sfondo musicale firmato dal maestro Dario Arcidiacono. Quindi sono entrati in scena i ragazzi, che hanno letto con sentimento e partecipazione le parti più significative dell’Appello; è seguito infine un incontro-dibattito a cui hanno partecipato figure importanti della cultura e del giornalismo: Luca Collodi, coordinatore di Radio Vaticana Italia; prof. Flavio Felice, docente di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli studi del Molise; il prof. Giovanni Palladino, che segue da tempo la causa di beatificazione di don Luigi Sturzo; la dott.ssa Chiara Mattesini, ricercatrice in Storia dei partiti e dei movimenti politici; Concetta Argiolas, responsabile dell’Archivio dell’Istituto Sturzo; naturalmente il dott. Gaspare Sturzo, che ha concluso ringraziando il nostro Istituto per il contributo. Tutti gli interventi, più che rievocare il passato, hanno sottolineato la carica di attualità e modernità del messaggio sturziano, dalle sue intuizioni sul ruolo della donna alla visione laica dei rapporti tra Stato e Chiesa, al pericolo di regresso della società a causa delle “malebestie”: ed è appunto contro queste ultime, corruzione, individualismo, mafia, illegalità, che i giovani devono vaccinarsi. Ecco perché è importante il coinvolgimento delle scuole a questo tipo di iniziative, il “vaccino” si inocula attraverso progetti culturali ed educativi e questo è stato il senso della partecipazione del nostro Istituto a tale evento.