All’alba del 16 luglio, dal Convitto San Paolo è iniziata l’operazione “Erasmus+” 4 che vedrà per due mesi, in Grecia ,Gran Bretagna, Bulgaria, Spagna, Germania, Cipro a lavoro i cento studenti degli Istituti Alberghieri di Spoleto, Assisi, Città di Castello, selezionati e formati nei mesi scorsi.
Per il quarto anno consecutivo dal “G.de Carolis” di Spoleto, capofila del progetto, sono partiti i ragazzi, accompagnati dai tutor per questa esperienza di alternanza scuola-lavoro per aumentare l’occupabilità in ambito internazionale e nelle imprese regionali del settore turistico.
La caratteristica di questo Erasmus 4 è che questa fase dei due mesi all’estero per gli studenti del III, IV e V anno è stata preceduta anche dalla partenza, per sei mesi,di 20 neodiplomati, nell’a.s 2017/18 per l’Inghilterra e per Cipro. Il finanziamento di 700.000 euro ( 200.000 in più rispetto al passato) ha consentito l’attivazione dell’Erasmus Pro, riservato appunto ai neodiplomati.
Altra novità è il maggiore peso dato all’inclusività e alla partecipazione di tutti gli studenti anche con bisogni educativi speciali.
Ma Erasmus 4 non investe solo le scuole ma, più che mai, anche il territorio umbro, infatti gli studenti nei singoli Paesi saranno ambasciatori del Made in Umbria, ma anche gli insegnanti i rappresentanti di Enti, associazioni, imprese umbre avranno modo, dal 16 luglio per due settimane, di confrontarsi, dopo l’Inghilterra a Cipro sul tema “ Valorizzazione del patrimonio locale”. Attraverso lezioni, visite, incontri la delegazione italiana di 30 persone che rappresentano i diversi soggetti aderenti all’Erasmus 4 avranno modo di confrontarsi, conoscere e farsi conoscere.
All’Erasmus 4, oltre alle scuole, aderiscono, infatti, la Camera di Commercio , la Confcommercio, la Confalberghi, il Consorzio dello Zafferano, la Probio di Città di Castello, il Comune di Spoleto, la Regione Umbria e l’Ufficio Scolastico Regionale .
Anche se è appena iniziata la fase pratica dell’Erasmus 4, già si pensa all’Erasmus 5:
” E’ in arrivo – spiega il professor Andrea Martoglio, responsabile dell’operazione – un quinto progetto di cui auspichiamo l’approvazione ” e, nel frattempo “ al fine di assicurare il proseguimento dei progetti Erasmus- spiega il dottor Di Giacomo dell’UTC- la scuola spoletina ha richiesto la carta VET Erasmus Charter”.